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Parola d’ordine: Responsabilità! Questa sconosciuta.

By Luglio 27, 20114 Comments

Se c’è una parola che più di qualsiasi altra rappresenta per me l’essenza della maturazione e dello sviluppo di una persona, quella è Responsabilità. Letteralmente significa abilità nel rispondere e in soldoni significa attribuire a se stessi la forza e il potere da cui originano i risultati che otteniamo, nel bene e nel male. Ciò che ci accade non è per puro caso, anche quando può sembrare così.

L’errore più grande che una persona possa fare è proprio pensare di essere un fortunato/sfortunato, oggetto della casualità, attribuendo all’esterno le ragioni della propria felicità/infelicità.

Alla fine è sempre colpa di qualcosa o qualcuno, mai una nostra responsabilità.

Non conosco la Verità, quella con la V maiuscola, ma ho delle convinzioni forti a riguardo. Credo che assumendomi la responsabilità, conferisco a me il potere di cambiare e di influenzare, se non addirittura determinare, ciò che mi sta accadendo. Assumendomi la responsabilità posso assumere un ruolo attivo passando da oggetto a soggetto principale e protagonista.

Purtroppo però è difficile riuscire a inquadrare per bene quali siano le nostre responsabilità e quali no. Secondo alcune filosofie spirituali, qualunque cosa che arrivi a noi contiene in essa una nostra responsabilità, altrimenti non sarebbe arrivata fino a noi. Anche quando sembra totalmente, e sottolineo TOTALMENTE, estranea a noi e alla nostra capacità di influenza, c’è una piccola responsabilità che ci riguarda.

Forse può sembrare un po’ eccessivo, ma in un mondo che ci insegna a puntare il dito sempre verso l’esterno, e a farsi scivolare addosso qualsiasi cosa, preferisco un eccesso di responsabilità!

Quando perdo un po’ di convinzione a riguardo, mi basta aprire i giornali e leggere qualche articolo sui nostri politici e mi rimetto subito in sesto! Ricordo ancora le parole di Scajola quando disse di non sapere come e perchè qualcuno gli avesse depositato sul conto corrente quasi un milione di euro per pagare la sua casa. Fantastico… e io mi chiedo: “qual è la mia responsabilità in questo?”. La mia responsabilità è che tuttosommato, ho sempre assistito al siparietto della politica pensando che non fosse anche “cosa mia”, e invece eccome se lo è! Come dice Grillo sono dei dipendenti di noi Italiani e dovrebbero fare i nostri interessi… non solo i loro e non così spudoratamente e impunemente!!! In questo momento di evidente instabilità economica e politica ci sarebbe proprio bisogno di persone che si assumessero la responsabilità di come stanno andando le cose e di come farle andare meglio. Non credi anche tu?

Ma torniamo ad argomenti più vicini alla nostra quotidianità. Due dei temi più significativi per la vita di ogni persona, quali la salute e le relazioni, necessiterebbero di dosi massicce di responsabilità da parte di ognuno di noi.

Conosco poche persone che si assumono realmente la responsabilità del proprio stato di salute ad esempio. Lo dicono a parole ma non con i fatti. Ai primi sintomi di malessere sono pronti a recarsi in farmacia o dal medico per un qualsiasi rimedio, salvo poi reiterare gli stessi comportamenti che li avevano causato il male, d’altronde sarà sicuramente stato un virus, un batterio, il freddo, la vecchiaia, la genetica, ecc.

Lo stesso vale nelle relazioni. Si litiga con il/la partner ed è sempre colpa dell’altro; si discute con il capo ed è sempre una testa di c…; si impreca con l’automobilista perchè sicuramente va più lento di quanto dovrebbe… Se ci pensi, è sempre colpa di qualcuno…

La realtà è che non è una questione di colpe ma di responsabilità. La salute e le relazioni sono due aree della vita in grado di determinare il livello di felicità e soddisfazione di ognuno di noi. Lo dico con cognizione di causa, visto che da oltre dieci anni tengo un corso di ben 5 giorni interamente dedicati a questi temi (Vitality Coaching). Il mio obiettivo è quello di far diventare i partecipanti totalmente responsabili della propria salute e delle proprie relazioni. Lavoro arduo, difficile ma altamente gratificante.

Livio

Author Livio

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Join the discussion 4 Comments

  • Luca ha detto:

    Grande Livio. Io sto notando che se ognuno, nel proprio piccolo, acquisisse una maggior consapevolezza di cosa vuol dire stare civilmente al mondo, i miglioramenti globali sarebbero immensi.
    Per esempio, per quanto riguarda la salute, se tutti coloro che sporcano le città con le loro cicche di sigarette smettessero di farlo (e basta davvero poco), avremmo tonnellate di rifiuti in meno sul suolo pubblico e nelle fogne (quanti buttano le cicche nei tombini?). Responsabilità va di pari passo con educazione e presa di coscienza.
    Il lavoro è duro, ma penso che vada vissuto come una vera e propria missione!

    Buona estate!!!
    Luca

  • Cristina Martini ha detto:

    Ciao Livio, per adesso ho partecipato soltanto ad una tua serata “I pilastri del successo” . Quando sono uscita da quella sala mi era sembrato tutto un po’ banale e ovvio, ma gli argomenti di cui avevi parlato e i libri che ho acquistato li’ quella sera e poi altri in seguito, stanno lentamente creando nuovi significati: ai miei pensieri, ai miei obiettivi, alla mia reazione alla vita in generale. Una parola ricorrente che ha scavato piu’ in profondita’ delle altre e’ stata proprio “responsabilita’ “…. Assumersi costantemente la responsabilita’…
    Grazie
    Cristina

  • Franco ha detto:

    Ciao Livio, sono della tua stessa opinione in merito alla salute e alle relazioni. Anche alla politica ovviamente.
    E’ difficile accettare la malattia come Opportunità per scoprire qualcosa di diverso che ci appartiene e che raramente vogliamo vedere. Io penso faccia parte della nostra responsabilità.
    Anche la relazione con l’Altro ci mette in contatto con le nostre pieghe più nascoste. Dare la colpa a qualcuno non ci aiuta a migliorare. Ciao, ci vediasmo al Vitality.
    Franco

  • Alice ha detto:

    Buongiorno Livio,
    ci sarà un’occasione in cui io e te non saremo d’accordo? Inizio a dubitarne 🙂
    La responsabilità è uno dei valori che ritengo più vicini al concetto di libertà. Se dovessi pensare che ciò che accade nella mia vita non è frutto della mia personale “abilità nel rispondere” sarei in crisi profonda, mi sentirei prigioniera.
    Noto purtroppo che evitare di prendersi le proprie responsabilità è ormai una consuetudine molto diffusa nella nostra cultura, sta prendendo piede in un modo preoccupante, la tecnica dello “scarica barile” è diventata la nuova frontiera del problem solving. I bambini, i ragazzi, stanno crescendo così… ho paura, sul serio!
    Secondo me si sta divulgando in modo sbagliato anche il concetto dell’astensionismo. Astenersi dal decidere è una scelta individuale che comporta anch’essa delle conseguenze e dalla quale derivano responsabilità.
    Molta gente si lamenta dei risultati derivanti dalle scelte altrui ritenendosi priva di responsabilità semplicemente perché ha deciso di non esprimersi. Spesso sento criticare le azioni di chi è “attivo” ma raramente sento qualcuno considerare l’incidenza della propria passività.
    Alla domanda “qual è la mia responsabilità in questo?” per me la risposta appagante e utile in tutte le occasioni è “sono responsabile di questo, questo, e quest’altro…” ma sono sicura che ci sono parecchie persone felici di rispondersi “nessuna responsabilità” tirando un sospiro di sollievo in circostanze spiacevoli, e “miracolo!” in circostanze piacevoli.
    Come si potrebbe lavorare su questa lacuna culturale?
    Nel mio piccolo cerco una soluzione per tutti, ci penso, ci ragiono… come dici tu: “…lavoro arduo, difficile…” ma un modo ci sarà, lo troveremo!
    Ci vediamo al Vitality 😉
    Baci baci

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