Nel 1976, in Cile, Panatta, Barazzutti, Bertolucci e Zugarelli, guidati da capitan Pietrangeli, conquistavano la prima (ed unica ndr) insalatiera simbolo della Coppa Davis.
Ieri, sempre in Cile, Fognini, Boelli, Starace e Bracciali hanno conquistato l’accesso alla massima serie della prestigiosa competizione. Certo non è la stessa cosa, ma dopo ben undici anni di bolgia dantesca in serie B, l’accesso alla massima serie equivale a una finalissima mondiale.
Sono felice per il movimento tennistico italiano, che ritrova la sua dignità, e sono felice ovviamente per i ragazzi. Lavoro come mental coach con Fabio (Fognini) da un po’ di anni e con Simone (Bolelli) da qualche mese e vederli così felici mi ha aperto il cuore. Stanno crescendo, stanno maturando e so che devono ancora raggiungere il loro meglio. I risultati ottenuti in doppio nel circuito li stanno aiutando a rinforzare la fiducia e a giocare con autorevolezza.
Vederli giocare insieme per dare il punto definitivo per la vittoria, mi ha proprio reso felice. So quanto ci tenessero, e quanto si siano impegnati per quel risultato e il successo è stato il giusto riconoscimento.
Come spesso dico a chi si appresta a diventare un coach e sta frequentando il nostro Master in Coaching, “devi sviluppare l’abilità di vedere i tuoi clienti già cambiati, con il loro risultato in mano. Non dovrai fare altro che aiutarli a non complicarsi la vita e a superare tutti gli ostacoli che si frapporranno tra loro e i loro obiettivi.” Analogamente, sto gia immaginando Simone e Fabio vincere tornei ATP e realizzare una carriera di successo.
Conosco il potere della mente, e so quale effetto sulla realtà possano avere le nostre aspirazioni quando vengono nutrite con passione e amore. Per questo motivo continuo a lavorare per allenare questi ragazzi a nutrire i loro sogni, a crederci con tutto loro stessi, anche quando tutto sembra dire il contrario.
Vamos chicos, vamos!
Grazie per notizie !!!