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22 settembre 2012. Mega concertone al campo volo di Reggio Emilia. ITALIA LOVES EMILIA a favore dei terremotati emiliani. Ci sono tutti: Luciano Ligabue, Jovanotti, Zucchero, Litfiba, Giorgia, Elisa, Fiorella Mannoia, Baglioni, Negramaro, Biagio Antonacci, Nomadi, Renato Zero. Mancava solo il Komandante. Assente giustificato (o quasi).

Da ogni dove d’Italia sono arrivate al campo volo 150.000 persone, ben più di quante la città di Reggio Emilia ne conti come residenti. Strade bloccate dalla sera prima, auto posteggiate in ogni parte della città. Fiumane di persone che convergevano nello stesso punto come attirate da un potente magnete.

L’evento dell’anno. Una cosa mai vista prima.

Sapevo del concerto ma nella stessa data avevamo fissato il follow up del corso “Padre Ricco Tour” con Robert Kiyosaki e sarebbe stato altamente improbabile riuscire a terminare in tempo utile per vedere il concerto da capo a fondo.

Ieri c’è stato il follow up (che tra l’altro è andato benissimo) e con Roberto Pesce, Massimo Golfarelli e Fabrizio Mentone abbiamo letteralmente travolto di contenuti le 100 persone presenti, sforando clamorosamente nei tempi.

Alla fine sono uscito dall’hotel che erano praticamente le nove e nell’aria c’era un’energia particolare. Sono salito in auto per raggiungere la Silvia e i bimbi per cenare insieme. Tiro giù i finestrini e sento in lontananza la musica. Mi ero quasi dimenticato del concerto.

Sento la voce di Baglioni che canta “Via“. I bambini mi chiedono cosa sia tutto questo rumore che si sente e glielo spiego.

E’ un concerto

E chi canta?

Cantano tutti i migliori cantanti italiani. Lo fanno per raccogliere fondi per i terremotati. Lo fanno per loro.

Più ne parliamo e più capisco quale errore abbia commesso nel non prendere i biglietti. Mi viene voglia di andare là davanti al campo volo a respirare un po’ di quella energia, ma il piccolo Michele, mezzo addormentato sui sedili dietro, invoca il suo letto e chiede di andare a casa. Ne ha ben donde piccino, è tutto il giorno che è sballottato avanti e indietro e reclama un po’ di tranquillità.

Decido comunque di provare ad avvicinarmi di più, ma le strade sono tutte transennate e proprio non si riesce. Ci accontentiamo di quel che sentiamo dai finestrini… mentre ci allontaniamo in direzione di casa.

Accendo la radio e sento che tutte le radio sono sintonizzate sul concertone. Non solo. Trasmettono tutti da un unico studio allestito in loco con i dj delle varie emittenti che si danno il cambio a turni. FANTASTICO. Questa insolita cooperazione ha qualcosa di magico. Più ascolto e più mi rendo conto della portata dell’evento e più mi rammarico per non essermi organizzato a dovere.

Arrivati sottocasa Alice mi chiede se possiamo rimanere in auto a sentire in radio il concerto. Ora c’è Jova; i bimbi lo adorano.

Facciamo di meglio. Corriamo su, accendo Sky e compro la visione del concerto, 10 euro che vengono interamente devoluti alla causa. FANTASTICO.

Accendiamo la tv e ci godiamo lo spettacolo tutti sul divano. E’ tardi, è notta fonda per i bimbi. Non ci sono abituati ma era un evento speciale.

Mi viene in mente la canzione di Jova “Mario“, dedicata al padre. Quando dice che, quando era bimbo, il papà lo aveva portato a quella “festa al contrario” (i funerali della scorta di Moro nda) che lui non scorderà mai più. Chissà, se i bimbi si ricorderanno di questa serata insolita, assonnati ma presenti, a guardare un concerto in tv con mamma e papà.

Ci ripromettiamo tutti che la prossima volta saremo più organizzati e che in qualche modo ci saremo.

Tutti quegli artisti sullo stesso palco, tutti insieme per un’unica causa… le radio unite e coese anche loro per la stessa causa… 150.000 persone presenti all’appello… 50.000 che hanno acquistato la visione su Sky migliaia di reggiani radunati fuori dal campovolo… milioni di ascoltatori alle radio… queste cose mi commuovono, mi entusiasmano e mi rendono fiducioso per il futuro. E’ la prova che quando serve e lo vogliamo davvero possiamo cooperare tutti insieme.

Livio

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Join the discussion 6 Comments

  • Andrea Energy ha detto:

    Ma come ZERO commenti?!?
    L’altra sera non ero a casa, niente SKY, niente Radio, e da Milano purtroppo la musica non si sentiva… ma devo dire che in qualche modo quest’energia strana si poteva sentire anche qui.
    Forse il giorno dopo ancora di più…
    Devo dire che mi sono veramente stupito nel sapere che le radio si erano “unificate” e che addirittura per quattro ore nessuno mandava in onda nessuno spot!
    Pensate a quali cifre si sarebbero potuti vendere quegli spazi…!
    Con le debite proporzioni, é come se il Superbowl andasse in onda senza spot…!
    Quindi sì, C’È SPERANZA! Molta più di quanta a volte crediamo o altre volte vogliano farci credere!
    Io CI CREDO e ho FIDUCIA!
    E mi “tiro su” le maniche…

    • Livio ha detto:

      Andrea, sì sono d’accordo con te: c’è speranza. Eccome!
      Dobbiamo impegnarci tutti al fine di raggiungere una massa critica di persone che vogliano davvero cambiare.
      Dobbiamo “essere virulenti” e contagiare il maggior numero possibile di persone.

  • MammaImperfetta ha detto:

    Noi c’eravamo, con i bimbi. Ed è stato per loro un momento magico.
    Campovolo non è un concerto, Campovolo è una festa, il miglior posto d’Europa dove poter avvicinare i bambini alla musica live.
    http://www.mammaimperfetta.it/2012/09/24/children-loves-emilia/
    Ciao
    Silvia

    • Livio ha detto:

      Ciao Silvia, grazie per il tuo commento.
      Ho letto il post sul tuo blog e mi ha convinto ulteriormente a voler portare i bimbi in una prossima occasione.

  • Patrizia ha detto:

    Magico evento sì, ma PESSIMO Sky che ne trasmetteva frammenti intercalandoli con inutili/noiose/infinite interviste a chiunque passasse dalla postazione tv. Evidentemente non sono stata solo io a protestare perchè i conduttori, sempre più a disagio, tentavano una difesa adducendo che dovevano agire così per espresso diktat dei discografici. Già…peccato che non ce l’abbiano detto PRIMA di chiederci 10 euro!!
    La cosa era così frustrante che pur avendo pagato, per mezz’ora ho cambiato canale, ero furibonda, anche perchè i centralini di Sky erano irraggiungibili. Ma i commenti sulla pagina FB erano unanimi.
    Così, in un crescendo di insofferenza mediatica, abbiamo assistito alle interviste di signori nessuno mentre sullo sfondo cantavano Liguabue, Jovanotti e Antonacci. Per metterci una pezza Sky ha alzato il tiro intervistando (parolona) i big, chiaramente trascinati a forza nello studiolo, ma niente da fare. Alla fine hanno ceduto, ma il concerto per chi era a casa è stato più che penalizzato. La magia era percepibile ma questo rendeva la frustrazione di non poterne godere, insopportabile.
    Mai più acquisterò un evento da Sky.

  • Condei Valentin ha detto:

    Super articolo !! Grazie per informazioni !!

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