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Questa mattina ho letto sul Corriere della Sera di un ennesimo siparietto politico consumato dietro le telecamere di Porta a Porta. La Mussolini che insulta Vladimir Luxuria; Di Pietro che dà della fascista alla Mussolini… cose che purtroppo siamo da tempo abituati a vedere.
Io mi chiedo: ma la politica deve per forza essere così? Devono a tutti i costi riuscire a screditare il proprio avversario? Ma non sarebbe meglio (anche da un punto di vista meramente “elettorale”) dimostrare rispetto per l’avversario e batterlo con progetti concreti, e con leadership e personalità migliori?
Io non ne posso davvero più di vedere dei “bambini” che si insultano e che poi pretendono di rappresentarci in Europa e nel mondo intero. Mi occupo di comunicazione da oltre 15 anni, e seguendo in tv i confronti (o meglio, gli scontri) tra i vari politici di turno, posso garantire che sono rarissime le occasioni in cui i protagonisti rinunciano alla tentazione di screditare l’avversario per concentrarsi sulla sostanza della politica. Le discussioni non vertono praticamente mai su come o cosa fare per migliorare la situazione in Italia, ma piegano con facilità estrema sul cercare di dimostrare chi ha ragione e chi ha torto!
Chiunque, anche un analfabeta della comunicazione, comprende che in una discussione di quel tipo non si approda in nessun porto. Questo però può significare due cose: che i nostri politici o sono rintronati o non hanno intenzione di approdare da alcuna parte.
Io mi chiedo: ma la politica deve per forza essere così? Devono a tutti i costi riuscire a screditare il proprio avversario? Ma non sarebbe meglio (anche da un punto di vista meramente “elettorale”) dimostrare rispetto per l’avversario e batterlo con progetti concreti, e con leadership e personalità migliori?
Io non ne posso davvero più di vedere dei “bambini” che si insultano e che poi pretendono di rappresentarci in Europa e nel mondo intero. Mi occupo di comunicazione da oltre 15 anni, e seguendo in tv i confronti (o meglio, gli scontri) tra i vari politici di turno, posso garantire che sono rarissime le occasioni in cui i protagonisti rinunciano alla tentazione di screditare l’avversario per concentrarsi sulla sostanza della politica. Le discussioni non vertono praticamente mai su come o cosa fare per migliorare la situazione in Italia, ma piegano con facilità estrema sul cercare di dimostrare chi ha ragione e chi ha torto!
Chiunque, anche un analfabeta della comunicazione, comprende che in una discussione di quel tipo non si approda in nessun porto. Questo però può significare due cose: che i nostri politici o sono rintronati o non hanno intenzione di approdare da alcuna parte.
E’ confermato ormai, che il “faccia a faccia” tra Berlusconi e Prodi ci sarà, e probabilmente sarà proprio Vespa il moderatore.
Io ho le mie idee politiche, e credo di aver già deciso per chi votare, ma spero vivamente che i due signori non mi tolgano la voglia di “fare il mio dovere di buon cittadino”.