Ieri è stata una giornata “fotocopia” di quella del giorno prima: due appuntamenti il mattino, coaching il primo pomeriggio, palestra ed ancora un appuntamento prima di cena. Oggi si rallenta un pò: un appuntamento al mattino con l’assistente sociale (dovete sapere che Silvia ed io abbiamo deciso di non vaccinare Alice, così le istituzioni vogliono accertarsi, giustamente, che non si tratti di una scarsa cura della piccola da parte nostra), una riunione di vendita da un cliente nel pomeriggio, palestra (se riuscirò con i tempi) ed infine una cena con un caro amico.
x i coach:
Nella coaching di ieri si è verificato un episodio degno di nota e che sicuramente sarà capitato più volte anche a voi. Durante un esercizio di visualizzazione (dissociata)positiva di se stessi, al momento di associarsi alle immagini, il soggetto invece di entrare nei panni del protagonista dello schermo, entrava suo malgrado nei suoi panni di ogni giorno. In sostanza non riusciva ad associarsi mentalmente all’idea di vedere se stessa felice e serena. Ora, se la nostra mente non è in grado nemmeno di immaginarsi in una situazione, come pensiamo che la possa addirittura creare? In questi casi dobbiamoriuscire a far associare il soggetto a quelle immagini, e per fare ciò la persona deve poter attingere alle proprie risorse. In questo caso le ho fatto ancorare 4 risorse straordinarie (sicurezza di sè, amore, importanza e sensazione di crescita), dopodichè associarsi è diventato un gioco da ragazzi. L’effetto è stato immediato e straordinario, e ci ha permesso di proseguire il lavoro in maniera eccellente.