Da qualche anno a questa parte mi sto applicando in modo particolare nel campo dell’ipnosi, studiando, ricercando e sperimentando diverse tecniche e metodologie per raggiungere, indurre ed utilizzare gli stati di trance. Nel lavoro di coaching è molto utile, soprattutto nell’area sport e life. Ad esempio, la miglior performance sportiva si raggiunge quando ci si trova in uno stato di trance, in cui la concentrazione è massima, nulla ci distrae, non si sente la fatica, ecc.
A me piace chiamare questa particolare condizione “stato di grazia”.
Proprio recentemente mi è stato chiesto: “come mai in questo stato ideale si riesce ad esempio, ad isolarsi dalle distrazioni del pubblico?
Il punto è proprio questo.
Lo stato di trance ipnotica è proprio caratterizzato da una forte concentrazione e consapevolezza del soggetto rivolta verso l’interno (e non l’esterno), quindi ad una persona che si trova in uno stato di trance, risulterà automatico “non percepire” gli stimoli esterni. Più ci si sforza ad isolarsi dai rumori e più si sentono i rumori… più ci si concentra semplicemente sulle proprie sensazioni interne e più ci si esclude dal mondo esterno.
Quando lavoro con un atleta, cerco di mappare le strategie che la sua mente ha usato nel passato per raggiungere il suo “stato di grazia”, dopodichè cerco di rendergliele accessibili autonomamente, durante la gara.
Ovviamente l’esercizio è fondamentale ed è tutto rivolto alla consapevolezza di sè.
