Nadal batte per l’ennesima volta in finale Roger Federer e si incorona per la terza volta di fila, re di Montecarlo.
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Che sulla terra Rafa sia il numero uno e che Federer non esprima il suo miglior tennis non lo si mette in dubbio, ma non credo che questo rappresenti l’unico motivo per cui Re Roger abbia perso la maggioranza dei suoi scontri con Nadal. A questo punto entrano in gioco sicuramente anche motivazioni psicologiche. Probabilmente nella mente di entrambi, si sono creati riferimenti molto forti basati sulle passate partite. E’ presumibile pensare che la loro mente venga fortemente influenzata dai ricordi delle partite precedenti, e nei momenti importanti in cui l’equilibrio della gara può variare in pochi punti, queste “memorie” fanno la differenza. Sono in grado di dare o togliere certezza e sicurezza ai colpi; sono in grado di aumentare o diminuire la fiducia in se stessi; sono in grado di creare anticipazioni della realtà positive o negative.
Chi ha fatto sport a livello agonistico sa quanto queste cose possono incidere sulla performance e quindi sui risultati.
