Ah, lo sport.
Lo sport è vita, emozioni, chimica.
La preparazione, l’allenamento, il sudore, la fatica.
Provare un gesto, un movimento, un colpo… e provarlo migliaia di volte, fino all’eccesso del perfezionismo.
Allenarsi per giocarsi tutto in pochi attimi. Ore, minuti, secondi…
Ah, lo sport.
Il sapore della vittoria, quello della sconfitta.
Il sapore dell’attesa pre-gara.
Ieri sera siamo atterrati a Catania ed oggi la giornata è trascorsa come nella norma. Cerchiamo di stare tranquilli, allenarci e farci trovare pronti per il grande momento.
In questo momento sono le 22,22 e sto provando quella strana sensazione di anticipazione. Mi piace, mi fa sentire vivo, mi da energia. Avrei voglia di scendere in campo a giocare anch’io.
Ah, lo sport.
Mi sono portato da leggere qualcosa, per riempire i momenti “buchi”. L’ennesimo libro sulla PNL e poi un libro che parla proprio di sport, perchè lo sport è bello da praticare, da guardare ed alle volte, anche da leggere.
Si intitola “il ventre di Maradona” ed è una specie di raccolta di storie di campioni che hanno prestato il proprio corpo, chi in un modo e chi in un altro, allo sport.
L’autrice è Emanuela Audisio, e direi che ci sa proprio fare.
Vi riporto qualche riga dalla storia dedicata a Senna.
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John Watson, che aveva affiancato Lauda alla McLaren, lo vide passargli accanto alle prove di qualificazione per Brands Hatch: “era come se Senna avesse quattro mani e quattro gambe. Frenò, scalò la marcia, girò il volante ed accelerò. La macchina sembrò muoversi su un filo. Il tutto durò forse due secondi, poi si tuffò nella curva con una padronanza che mi fece spalancare gli occhi. Ayrton aveva premuto tutto l’acceleratore e aveva ripreso la pista. Senza perdere la pressione del turbo”. Watson tornò nel box della Lotus e disse: “ho appena visto una cosa”. “lo so” rispose il team manager Peter Warr.
Ah, lo sport.
Emozionante!semplicemente…..