Voi avete gli orologi, noi abbiamo il tempo. E’ una frase che mi ha sempre colpito. La diceva spesso un amico nato nelle isole delle Antille.
Come dargli torto?
Concedendomi una generalizzazione, dico che noi viviamo con il tempo della giornata scandito minuto per minuto. Mangiamo quando è ora, non quando abbiamo fame. Andiamo a letto quando è ora e non quando abbiamo sonno. Ci affidiamo molto di più all’orologio piuttosto che alle nostre percezioni interne.
Questa estate ho volutamente deciso di non indossare l’orologio. Per abitudine mi sarò guardato vanamente il polso qualche decina di volte. Dapprima chiedevo l’ora a qualcun altro, ma poi mi sono sforzato di sentire le sensazioni. In vacanza ci si può permettere di farlo senza rischiare nulla di importante.
L’esperimento, chiamiamolo così, mi è piaciuto. Non so se lo prolungherò anche a settembre, ma di certo mi ha aiutato a riflettere su alcuni punti interessanti. Quando posso mi piace sperimentare “cose nuove” ed uscire un pò dai soliti schemi, giusto per obbligare il cervello a creare nuovi engrammi, nuove sinapsi, a non “fossilizzarsi”.
Ciao Livio! Tocchi un argomento di estrema attualità.
Tutti noi oggi diciamo "non ho tempo, mi manca il tempo, aspetta a quando ho più tempo, …ogni cosa a suo tempo e così via.
Ma il tempo di ognuno di noi è diverso. Ognuno ha codificato e pianificato il tempo personale.
Se facciamo un’analisi approfondita, ci rendiamo conto che abbiamo molto più …tempo… di quanto pensiamo, ma non lo sappiamo gestire al meglio.
Quell’orologio che scandisce la nostra giornata è una gabbia che il più delle volte ci fa proprio perdere tempo, anzichè guadagnarne!
A proposito della rottura degli schemi, ho letto "PNL è Libertà". Tra le righe ho visto che tu l’hai letto tre volte.
La prima impressione è proprio quella di dire:
"…quanto tempo stiamo perdendo e quanto ne potremmo guadagnare per stare meglio!"
Buona giornata
Beppe