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Diario

Cose d’altri tempi

By Novembre 9, 2007No Comments

Ci avevano detto che oggi, venerdì 9 novembre, sarebbe stata la scadenza per la nascita del bimbo, ma, per adesso, tutto tace. Il controllo di stamattina in ospedale ha confermato che il piccolo sta benissimo, che c’è ancora molto liquido e che quindi dovremo aspettare un po’.
Forse non ve lo avevo detto ma abbiamo deciso di fare il parto in casa per la cui fattibilità è necessario che il bimbo esca naturalmente e spontaneamente entro determinati tempi ed in determinate condizioni.
La scelta del parto naturale in casa non è stata mia, ma devo dire che non ho impiegato molto a convincermi anch’io e a diventarne poi un sostenitore. Credo che sia una cosa bellissima che dà molti più vantaggi rispetto agli eventuali rischi che si possono correre partorendo fuori da una struttura ospedaliera.
Mi sono convinto parlando con un’ostetrica che, rispondendo alle mie domande, mi ha fatto riflettere su alcuni punti:

Un tempo, tutti nascevano a casa. E’ la cosa più naturale che ci sia.

Ma allora perchè tutti vanno in ospedale?
Un tempo la mortalità nei parti in casa era alta (sia per il nascituro che per la puerpera), perchè c’erano condizioni igieniche pessime, e perchè non sapevano/potevano intervenire nei casi di complicazioni. Quindi hanno spostato il problema in una struttura in grado di fornire le condizioni igieniche e sanitarie idonee per rendere il parto sicuro.
Però in ospedale si riesce a far fronte alle possibili complicazioni.
Vero, ma bisogna considerare che oggi le condizioni igieniche nelle case sono più idonee rispetto quelle ospedaliere (la possibilità di contrarre virus e/o germi in ospedale è altissima) e le complicazioni si possono prevenire. La ricerca medica permette oggi, attraverso tutta una serie di esami, di sapere prima ancora del parto, se ci saranno complicazioni e quali, con scarti di errore minimi.
Proprio per questo è condizione necessaria che tutti i parametri siano nella norma altrimenti… niente parto a casa.
Qual è il livello di assistenza a casa?
E’ altissimo. In ospedale sei uno tra tanti (soprattutto nelle grandi città) e le ostetriche sono poche e, finito il loro turno, ti lasciano nelle mani di una collega. Questo per dire che a volte succede che non vieni seguito dalla stessa persona per questioni di orari.
Nel parto a casa hai due ostetriche sempre con te, dall’inizio fino alla fine. Impensabile in ospedale. Hai l’ospedale allertato in caso di necessità, ed un’ambulanza pronta ad intervenire.

Per ragioni oggettive e comprensibili, hanno fatto sì che il parto venisse fatto in un ambiente più sicuro (l’ospedale), ma oggi non è sempre necessario.
Di fatto, ciò che è successo è che hanno reso patologico un evento naturale.

Comunque vi saprò dire.

Livio

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