Amo il Natale, lo trovo semplicemente magico.
Non saprei spiegare precisamente perchè lo amo, so solo che è così. Sicuramente si tratta di un’àncora fortissima generata quando ero piccino che anno dopo anno si è consolidata sempre di più. Sta di fatto che l’atmosfera natalizia mi rende euforico ed entusiasta. Credo che mi riporti emozionalmente indietro nel tempo. Il freddo invernale, la nebbiolina, la neve (quando c’è!!!), le luci per strada… tutto mi riporta a quei tempi, quando vivevo in casa con i miei fratelli.
Già, uno dei più classici esempi di ancoraggio venuto alla perfezione.
Mi rendo conto che il Natale si sia trasformato in un enorme business consumistico, ma tuttosommato mi piace uguale, mi piace per quello che rappresenta per me.
Sabato notte “l’angelo” ha portato all’Alice l’albero di Natale e ieri lo abbiamo fatto insieme. Dovevate vederla. Passa il tempo a guardarlo e a sorprendersi per la magia delle luci.
Sempre “l’angelo”, questa notte, ha portato anche il “tavolo delle stagioni” ed il presepe. Non vi sto a spiegare cos’è il tavolo delle stagioni, anche se è facilmente intuibile.
Il rituale si è ripetuto: la sera ha chiesto in preghiera all’angelo di portarle il tutto, e la notte… voilà, il tutto è arrivato.
Questa mattina è piombata a letto da noi che non stava più nella pelle: “ho visto il presepe in soggiorno, l’angelo ci ha portato anche quello. Evviva!”. Ovviamente nessuno è riuscito più a dormire, così ci ha portato a vedere il bel dono arrivato nella notte.
Che favola, e che bello riuscire a vederla con gli occhi di una bimba di quasi 5 anni.
Vi confido che mi sento fiero ed orgoglioso per riuscire ad emozionarmi di fronte a queste scene ed anche di fronte alla magìa del Natale, il mio Natale, quello che porto dentro di me.
