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Diario

Fai ciò che ami, oppure impara ad amare ciò che fai.

By Ottobre 20, 2008One Comment

Fare di ciò che ami di più il tuo lavoro, è forse una delle miglior strade che conducono al successo. Non ti pesa lavorare, e non guardi l’ora ogni giorno in attesa del fine settimana.

Ricordi il film “Flash Dance?“. La canzone principale che fece da colonna sonora del film – What a feeling – diceva: “…find your passion, and make it happen”, ossia trova la tua passione, e realizzala.

Se c’è qualcosa che ami profondamente, chiediti: come posso farne anche il mio lavoro? come posso monetizzare questa mia grande passione? in che modo posso proporla al mercato e farmi pagare?

Queste semplici domande potrebbero portarti a delle risposte in grado di realizzare i tuoi sogni più profondi.

La realtà della vita ci dice però che non sempre è possibile lavorare facendo ciò che si ama di più, anzi, è più diffuso il contrario. La maggior parte della gente non fa ciò che ama, ma lavora negli ambiti più disparati e spesso lontani da ciò che li appassiona.

In questi casi, per chi comunque è interessato al successo, diventa importante imparare ad amare ciò che si sta facendo, altrimento si rischia di “lavorare a cottimo”. Essere in perenne attesa dell’orario di chiusura e del 27 del mese – giorno di paga. Intendiamoci, non c’è niente di male in ciò. Un lavoro e una lavoratore, sono da rispettare anche quando non amano ciò che fanno purchè si impegnino in maniera professionale.

La questione è che “lavorando a cottimo” – passami il termine – è davvero improbabile ottenere successo. Imparare ad amare ciò che fai, ti aiuterà a dare un senso al tuo impegno quotidiano; ti aiuterà a rinforzare la tua autostima e il tuo orgoglio personale.

Fare ciò che si ama o amare ciò che si fa, portano esattamente nella stessa direzione.

Io ad esempio non saprei dirti se ho fatto ciò che amavo o se ho imparato ad amare ciò che facevo. Fino ai 22 anni non sapevo nemmeno cosa fosse un corso di formazione. L’ho imparato facendoli. Poco alla volta, imparando a stare davanti alla sala, ho capito che poteva diventare il mio lavoro, e poco alla volta me ne sono innamorato.

Sta di fatto che oggi sto facendo ciò che amo e sai da cosa me ne accorgo? Non mi pesa, anzi. A pensarci, farei ciò che faccio anche senza corresponsione economica, semlicemente perchè mi gratifica farlo, e mi gratificano i risultati.

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Questo week end, sono stato al Ciocco – in Garfagnana – con gli altri ragazzi di Ekis, per tenere un corso. Beh, abbiamo tirato con l’arco, fatto orienteering nel bosco, corso sui quad, pilotato dei fuoristrada 4×4, fatto un safari con fucili soft air, costruito carri e, dulsis in fundo, abbiamo assistito ad uno spettacolo di un comico di Zelig. Ci siamo divertiti tutti come dei matti e abbiamo fatto divertire più di 200 persone.

Ringrazio ogni giorno per la straordinaria opportunità di fare questo lavoro e di poterlo fare con le persone a me più care.

P.S. saluto tutte le persone che hanno condiviso con noi questo fine settimana: grazie per il coinvolgimento e l’affetto che ci avete dimostrato. A presto.

Livio

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