Per tenere costantemente il proprio corpo sano e vitale è fondamentale usarlo e alimentarlo in maniera corretta. Da questa base scaturiscono i semplici suggerimenti che ti do e che puoi applicare da subito.
Tanto per cominciare, hai bisogno di allenamento. Il nostro corpo è stato concepito in natura per arrampicarsi, correre, lottare, cacciare ecc. Tutte attività che nella società moderna non è possibile fare. Una volta la vita stessa era un allenamento per il corpo, oggi siamo costretti a ritagliarci degli spazi per riuscire ad andare in palestra, per nuotare o per correre.
Inserisci nelle tue abitudini settimanali (non dico quotidiane) almeno due o tre momenti in cui fai dell’allenamento. Ti suggerisco anche in questo caso, di farti seguire da uno specialista (personal trainer) in modo da rendere i tuoi allenamenti progressivi e in funzione delle tue caratteristiche fisiche. Scegli una o più attività che allenino sia gli organi interni (l’apparato cardio-vascolare), sia la struttura (muscoli, tendini e legamenti).
Seconda cosa, nutriti con alimenti vitali e non tossici. A tal riguardo ti suggerisco di:
– eliminare o ridurre drasticamente l’assunzione di carne animale. Le proteine che ti occorrono puoi reperirle dai legumi, dal pesce, dalla soia e dai suoi prodotti derivati (tofu, seitan, ecc). Eccoti uno specchietto utile.
Proteine in 100 gr.
- carne di manzo 20-22gr
- carne di maiale 17-20gr
- pollame 18-22gr
- pesce 16-21gr
- 1 uovo intero 12-13gr
- latte intero 3,5gr
- formaggio 10-37gr
- soia 34-40gr
- fagioli secchi 23,5gr
- lenticchie secche 25gr
- piselli freschi 7gr
– eliminare o ridurre drasticamente l’assunzione di latte e latticini derivati. Le proteine del latte (soprattutto la caseina) sono di difficile assimilazione per il nostro organismo, inoltre acidificano fortemente il nostro sangue, obbligando l’organismo a richiamare calcio dalle ossa… (ma non beviamo il latte proprio per avere calcio per le ossa??)
www.infolatte.it/salute/danni_latte.html
– eliminare o ridurre drasticamente l’assunzione di grassi animali e/o trattati. Leggi attentamente le etichette di ciò che acquisti e fai attenzione alla scritta “grassi idrogenati”: stanne alla larga se puoi!
– mangiare possibilmente cibi vivi, ossia integrali. Il processo di raffinazione toglie ogni aspetto vitale e nutriente agli alimenti. Il pane, lo zucchero e i cereali raffinati ad esempio sono privi di fibre e di micronutrienti (vitamine e minerali).
– Mangiare molte verdure. Nel minestrone, nell’insalate, al vapore, alla piastra, lesse, ecc. Piuttosto compra un libro di cugina vegetariana e impara a cucinare le verdure in 1000 modi diversi, ma assicurati di mangiare verdura nei due pasti principali.
– masticare molto durante il pasto, e cercare di non mangiare sottostress ne tantomeno di usare il cibo come palliativo nei momenti di disagio emozionale.
Direi che pur rimanendo nella semplicità, ti ho dato delle indicazioni molto pratiche e sufficientemente dettagliate da poterti mettere in azione. Il suggerimento, come sempre, è di consutare un medico esperto in nutrizionismo prima di cambiare drasticamente la tua dieta (qualora volessi farlo) per evitare spiacevoli effetti collaterali, ad esempio se tu fossi celiaco (La celiachia è un’intolleranza permanente al glutine, sostanza proteica presente in avena, frumento, farro, kamut, orzo, segale, spelta e triticale ndr) sarebbe assolutamente controindicato mangiare del seitan.
Buon lavoro
AAAaaaaaa!!! Grazie Livius!!! Molto bello questo articolo, utile stimolante.
Certo abituarsi a gusti differenti non …è sempre facile 🙂
Ciao Livio.
Ho letto con estremo interesse i “Tre passi per vivere in salute”. Molte cose le conoscevo già, e mi è stato di grande aiuto rileggerle per poter motivarmi nuovamente.
A presto
Mauro
da vegetariano nonchè esperto in salute non posso che condividere “quasi” tutto. dico “quasi” perchè personalmente in principio invitavo anch’io le persone ad andare da uno specialista della dieta (questo vale nei casi di controindicazioni,tipo, appunto, la celiachia). purtroppo mi sono reso conto che lo specialista era abituato a guardare dentro un microscopio e a valutare solo la valenza biochimica del cibo. non mi scontro con la classe medica, che al contrario esiste per farci stare bene, ma preferisco educare la gente al buon senso e alle prove empiriche… insomma, davo consigli corretti che venivano puntualmente smentiti dallo specialista… avevo in studio con me un nutrizionista del Maggiore di Bologna il quale consigliava a tutti rimedi farmaceutici contro ogni problema viscerale… ma cosa insegnano all’università?
ps: so che è un problema delicato… non mi aspetto risposte alla domanda!