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Paura e ansia, come tutte le emozioni, hanno una loro specifica funzione: proteggere l’essere umano da situazioni di pericolo.

Nello specifico, la paura è una reazione emotiva a un pericolo reale, mentre l’ansia è una reazione emotiva a un pericolo percepito e non così evidente agli occhi di altri.

A volte, tali sensazioni prendono il sopravvento e non permettono di gestire con la giusta tranquillità determinati momenti della vita. In questo senso, imparare a gestirle è importante.

Paura

La paura viene spesso male interpretata come un segno di debolezza, ma non è così. Si tratta di uno stato fisiologico funzionale che funge da segnale per il nostro organismo di un potenziale rischio o pericolo. Se non la provassimo, non staremmo lontano da un precipizio o da un cane che potrebbe morderci, ad esempio.

In sostanza, la paura ci prepara ad affrontare una situazione EXTRA-ORDINARIA, ponendoci di fronte alla domanda: battersi (affrontarla) o battersela (scappare)?

Tecnicamente, in questa condizione la nostra mente genera una rappresentazione interna di ciò che dovrà succedere. Se immaginiamo uno scenario negativo, inevitabilmente il nostro timore verrà nutrito, portandolo a livelli altissimi.

Per questo motivo, il primo passo per una corretta gestione della paura, consiste proprio nel smettere di alimentarla associando sensazioni positive e potenzianti alla nostra rappresentazione interna.

Esercizio: Chiudi gli occhi e immagina la situazione che ti intimorisce. Modifica l’immagine negativa che ti vede in difficoltà e allontanala da te, rendila più piccola, togli colori e suoni. In seguito, sostituiscila con una rappresentazione positiva caratterizzata da bellissime emozioni potenzianti come serenità e sicurezza. Infine, immagina il tuo successo e percepisci ogni particolare. L’esperienza che prima ti procurava tanto disagio, ora ti trasmette solo stati d’animo piacevoli. 

Ansia

L’ansia invece, consiste in un’emozione tendenzialmente disfunzionale generata da una condizione mentale e fisica interiore. In altre parole, è un prodotto della nostra mente e del nostro corpo.

I nostri pensieri, la nostra fisiologia e la nostra gestualità, influenzano in maniera diretta la biochimica del nostro corpo. Una respirazione affannata ad esempio, sviluppa uno squilibrio biochimico che conduce a sua volta alla produzione massiva di cortisolo, l’ormone dello stress.

Di fatto, l’ansia è strettamente connessa con le aspettative verso il futuro e l’orientamento che diamo quest’ultime, che lo vogliamo o no, influenzano inevitabilmente l’insorgere di due principali tipologie di stress: eustress (buono) o distress (cattivo).

Il primo è quello indispensabile alla vita e si manifesta sotto forma di entusiasmo quando lottiamo per raggiungere un obiettivo o prima di un’esperienza che non vediamo l’ora di fare, ad esempio. Il secondo invece, è quello che provoca notevoli scompensi fisici ed emotivi difficilmente risolvibili.

Ancora una volta, per riuscire a dominare in maniera adeguata questo stato d’animo, è necessario praticare degli esercizi a livello mentale, ma anche a livello fisico.

Esercizio: respira profondamente. Inspira l’aria attraverso le narici riempiendo la parte inferiore dei polmoni e aprendo il diaframma, trattieni l’aria alcuni secondi ed espira dalla bocca lentamente fino all’ultima particella di ossigeno. In seguito, pensa a te che stai affrontando e superando brillantemente un momento importante della tua vita, senti le sensazioni positive e la felicità che stai provando. 

Ricorda: qualsiasi Emozione e Sensazione che proviamo nella vita, in qualsiasi ambito, influenza inevitabilmente le nostre azioni, i nostri comportamenti e di conseguenza anche i Risultati che otteniamo. 

Ecco perché è importante imparare e Gestire il Come stiamo: per poterci assumere la Responsabilità della propria vita e dei propri Risultati.

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Livio

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