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É impressionante come lo sport spesso unisca sotto un unico tetto le persone, senza divisorie di alcun tipo (ideologico, religioso, politico…). 

E forse è questo ciò che più mi è piaciuto maggiormente delle Olimpiadi di Tokyo: l’unione.

Una bellissima parentesi di luce, che ci allontanano per un po’ dal periodo di grandi incertezze e divisioni che stiamo vivendo. 

Queste Olimpiadi hanno raggiunto per l’Italia il record storico di 40 medaglie. 

Ma ciò che più mi ha colpito sono stati i messaggi lanciati dagli atleti, vere e proprie lezioni di vita.

Vediamone alcune appartenenti alla nostra bandiera tricolore.

Gianmarco Tamberi (salto in alto), è la storia che qualsiasi coach e trainer sogna di raccontare: la grande ascesa, l’infortunio che gli impedì di partecipare alle Olimpiadi di Rio, la rinascita e la vittoria insperata più bella di come l’avesse sognata. Ci racconta una verità semplice: “Credici sempre, credici fino in fondo, visualizza ogni dettaglio del tuo successo. Così lo racconterai. Che giornata indimenticabile!

Antonella Palmisano (marcia), “Dopo la coppa Europa a maggio sono stata ferma 40 giorni e non nascondo di aver pianto, perché avevo veramente paura di dover rinunciare a questa gara. E invece oggi ho fatto un’impresa

Fai con quello che hai. A volte si tende a focalizzarsi su quello che ci manca, piuttosto che su quello che si ha.” Greg Paltrinieri (nuoto) poteva andare alle Olimpiadi lamentandosi della mononucleosi che l’ha colpito un mese fa, un virus altamente debilitante soprattutto per un atleta top. Tutti scrivevano “peccato, medaglie sicure perse”. Lui invece ha messo il corpo a riposo. Ha recuperato tutte le energie possibili. Si è isolato dal circo mediatico. Ha sempre lanciato messaggi positivi. Con la testa ha guidato il suo corpo debilitato. Risultato? Due medaglie ed un quarto posto. Il primo italiano a vincere sia in vasca che in acque libere nella stessa Olimpiade.

Esempi di resilienza, forza, tenacia, voglia di farcela e di andare oltre i meccanismi della mente. 

Nel loro cuore batte una passione fuori dal comune ed è quella che dovremmo portare con noi ogni giorno anche nella vita. 

Grazie ragazzi per ciò che avete dato e che darete ancora. Anche a chi, questo giro, non è salito sul podio.

Sono un grande fan dello sport, mi piace praticarlo e seguirlo. Fa bene al nostro corpo, alla nostra mente e al nostro spirito, anche comunitario.

 

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Livio

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