Le statistiche parlano chiaro: la stragrande maggioranza del tempo da svegli lo passiamo a non pensare al presente.
Proiettiamo continuamente nella nostra mente immagini e pensieri che riguardano il passato (vicino o lontano) e soprattutto il futuro (vicino e lontano).
Questo succede con ancora più intensità nei momenti che precedono un’azione o un avvenimento o un momento importante (vedi l’articolo sulla Concentrazione).
Partiamo con il fare due dovute premesse.
#1 Il cervello non distingue un’esperienza reale da una vividamente immaginata e reagisce di conseguenza.
Esempio: quando nel sonno sogni di cadere, il tuo corpo si muove come se stesse cadendo realmente.
#2 Il cervello non reagisce alla realtà oggettiva, ma all’immagine mentale (realtà soggettiva) che abbiamo di una certa situazione.
Esempio: una ragazza anoressica che si guarda allo specchio si vede grassa, nonostante lo specchio le stia dicendo che è pelle e ossa.
Da un punto di vista neurologico, le immagini e i pensieri che proietti sono input che il cervello riceve e che trasforma in comandi per il resto del corpo, che diventano azioni.
Ecco perché se si immagina un certo risultato in un modo negativo, è molto probabile che le nostre azioni vadano in quella direzione.
È utopistico pensare di essere padroni del 100% dei nostri pensieri, ma il bello è che possiamo crearne di nuovi e utili.
Inoltre, in modo razionale possiamo trovare evidenze numeriche e/o oggettive che supportano i nostri nuovi pensieri positivi.
In coaching questa tecnica è chiamata: Anticipazione mentale del successo (vedi l’articolo Sogno Anticipatore).
Attenzione: l’Anticipazione mentale del successo NON dà la sicurezza di raggiungere quel risultato, ma è un modo altamente efficace per attingere il più possibile dalle nostre risorse mentali e fisiche.
Nella quotidianità si potrebbe parlare di Ottimismo e/o Positività.
Oggi a queste due parole viene associata l’immagine della persona con il prosciutto sugli occhi e magari con un bel sorriso ebete.
Tutt’altro, gli ottimisti prendono assolutamente in considerazione i possibili risvolti negativi, con l’obiettivo di trovare soluzioni efficaci per far sì che non si verifichino quegli scenari.
Inoltre ti lascio con questa domanda provocatoria:
Qual è l’alternativa al non aver un atteggiamento positivo?
Vuoi fare il primo passo?
Ti lascio QUI il link a uno dei corsi più Belli per chi vuole iniziare ad avere di più dalla propria vita:
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