Aprire la porta del successo agli altri

Uno degli insegnamenti più importanti, sulla base dei quali mi hanno insegnato a costruire una leadership autorevole, è stato: “se vuoi ottenere successo, devi aprire la porta del successo agli altri”.
Ci ho sempre creduto. Ventanni fa qualcuno lo ha fatto con me, e da allora mi sono impegnato, a modo mio, a fare altrettanto con le altre persone. L’ho fatto attraverso i corsi, le coaching, il libro ma soprattutto attraverso una vera e propria collaborazione professionale. Ho avuto il privilegio, perchè di privilegio puro si è trattato, di poter contribuire alla crescita ed al successo di decine e decine di persone con cui ho collaborato. Mi guardo indietro e realizzo che decine di persone con cui ho lavorato, hanno realizzato cose importanti nella loro vita e, a sentir loro, in parte lo devono anche all’esperienza che hanno fatto con me. Non vorrei sembrare presuntuoso e non è mia intenzione autocelebrarmi; sto solo riflettendo “a voce alta” senza inibizioni nè false modestie.
Tutto ciò mi inorgoglisce molto e contribuisce a realizzare la mia mission personale.

Proprio oggi sul quotidiano La Stampa di Torino, c’era mezza pagina di pubblicità su un’iniziativa a cui tengo particolarmente. La Stampa ha deciso di distribuire, come allegato speciale del quotidiano, il libro “Il segreto di una memoria prodigiosa” di Matteo Salvo. Matteo è un amico personale a cui tengo molto e che ho visto nascere e crescere professionalmente molto da vicino.
E’ diventato istruttore dei corsi sull’apprendimento distinguendosi per la sua passione e per il suo entusiasmo; si è laureato in Ingegneria lavorando nel contempo; ha fondato una società di formazione sullo sviluppo personale ([url=http://www.mindperformance.it]Mind Performance[/url]); ha pubblicato un libro che è tutt’ora in cima alle classifiche di vendita di [url=http://www.macrolibrarsi.it/libri/__un_uomo_e_il_suo_sogno.php?&]Macrolibrarsi[/url]; a giorni esce il suo secondo libro “Impara l’inglese in un mese”; ed oggi La Stampa decide di dedicargli mezza pagina e di distribuire il suo libro in allegato al giornale.

Beh questo è un bel successo personale, che ne dite?
Sono felicissimo per lui, e spero che tutto ciò sia solo l’inizio. Ecco, in riferimento a quanto scrivevo sopra, mi sento orgoglioso di aver rappresentato per Matteo, per un certo periodo della sua vita, un riferimento da cui attingere risorse.

P.S. Ah, dimenticavo, il suo libro è il più completo ed efficace che abbia mai letto sulle tecniche di memoria, e penso di essere autorevole nel giudizio… ancora una volta senza falsa modestia!