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Sono le 19,02 del 4 dicembre. E’ mercoledì e sono nel mio ufficio. Sono tutti andati a casa dopo un’ennesima giornata di lavoro molto appassionante.

Io rimarrò qui ancora qualche minuto prima di uscire, chiudere la porta e andare al campo da tennis per giocare con Gio (Giovanni Sposito).

C’è silenzio. Dai finestroni del mio ufficio si vedono le luci della città e anche i rumori delle auto sembrano attenuati dall’oscurità.

Ho appena ricevuto alcune foto del Beautiful Day e mentre le guardo, in questa atmosfera atipica per i nostri uffici, posso lasciare andare i pensieri, la mente e le emozioni legate a quella magnifica giornata.

Continuo a ricevere email, msg, post, sms di persone (amiche e non) che mi ringraziano e fanno i complimenti per il magnifico evento che siamo stati in grado di mettere su.

Sì, se mi metto nei panni di un partecipante anch’io rimarrei piacevolmente colpito dalla maestosità dell’evento. Nell’ambito della formazione è veramente raro vedere una cosa simile.

In effetti a pensarci, siamo stati impegnati nella progettazione, e realizzazione dell’evento per svariati mesi. Decine (non le ho contate) sono state le persone coinvolte per far sì che nulla fosse lasciato al caso. E alla fine siamo riusciti nell’intento.

Ora che l’evento è alle spalle, e posso con lievità, tirare qualche somma, sento un profondo senso di soddisfazione, mista ad orgoglio e gratitudine. In realtà c’è molto di più, ma credimi, faccio difficoltà a verbalizzare tutto.

Penso all’entusiasmo dei “giorni prima” dell’evento. Quello che mi rendeva impaziente e per il quale non vedevo l’ora che arrivasse il 1° dicembre.

Penso alla tensione nei camerini poco prima di iniziare. Il vociare della sala strapiena che attendeva l’inizio. La musica del filmato introduttivo, e infine la musica degli U2 sulla quale sono salito sul palco. Gli applausi e la marea di persone che sorridenti mi stavano dando il loro benvenuto.

Da lì in avanti è stato tutto molto più semplice, anche perchè gli speaker sono stati talmente bravi da superare qualsiasi aspettativa.

Andrea Grassi, chiaro, diretto e innovativo nello spiegare la rivoluzione dell’approccio alla vendita del suo libro/seminario VENDITA 3.0

Franco Bolelli, disarmante, sferzante e maledettamente bravo nel proporre la sua visione del cambiamento e dell’evoluzione.

Richard Romagnoli, semplicemente fantastico e travolgente nel coinvolgere 1.200 persone alla scoperta della risata “spintanea”.

Roberto Pesce, unico, come nessun altro riesce a essere, quando parla di denaro, risparmi, guadagni e ricchezza.

Igor Sibaldi, sorprendente, ironico e concretamente spirituale.

Riccardo e Fedor, semplici, puri, disarmanti.

Alessandro Mora, bravo ed efficace. Ha condotto per mano la platea in un viaggio lungo la timeline della vita.

Stefano Monticelli, simpatico, caldo e, per la prima volta, decisamente salito in cattedra con puntuali suggerimenti per fare nostro il prossimo futuro.

Ognuno di loro ha fatto la differenza dando un vero contributo di valore alla giornata, tuttavia sento il dovere di ringraziare tutte le persone che hanno lavorato dietro le quinte. E’ grazie a loro che l’evento si è potuto realizzare. E’ grazie a loro se i partecipanti si sono sentiti avvolti e coccolati. E’ grazie a loro che tutto è andato come doveva andare.

Per evitare una lista infinita di nomi, col rischio di dimenticarne qualcuno, mi limito a citarne uno solo per tutti: Milo Bazzocchi.

Grazie!

E tu, c’eri?

Chi ti è piaciuto di più?

Cosa ti è piaciuto particolarmente?

Hai idee per il Beautiful Day del prossimo anno?

Facci sapere.

httpvh://www.youtube.com/watch?v=D1M6e5f4VIg

Livio

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  • Roberta de Franceschi ha detto:

    Ciao,mi e’ piaciuto tutto….ma Richard e’ stato fantastico…forse perché faccio yoga…non so,ma e’ stato magico….ci rivediamo a febbraio a milano,rifaccio il corso che ho fatto a giugno a reggio emilia con Livio…..ciao a presto.

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