Guardo il mio sito e vedo il titolo dell’ultimo articolo scritto: Cosa c’entra l’Excellence Coaching con il ballare sotto la pioggia?
Poi ci ritorno dopo qualche giorno e trovo lo stesso articolo in alto. Poi torno dopo una settimana e c’è sempre quell’articolo. Sono passate più di due settimane e lui non si schioda da lì.
Mi chiedo: “perchè?” Nulla da scrivere? Zero idee? Niente ispirazione? Nulla da condividere?
No! Tutt’altro. In queste due settimane ho accumulato un sacco di cose interessanti di cui parlare eppure… niente!
Pigrizia? Mancanza di motivazione? Incuria?
No, non credo proprio. Anzi, sono carichissimo.
Ho anche pensato che avesse a che fare con il tema dell’ultimo post: l’Excellence Coaching. Forse il mio inconscio ha voluto che l’articolo, che ricordava la magnifica esperienza del corso, rimanesse lì in bella vista il più possibile…
Forse!
Un motivo sicuramente c’è e forse è un insieme di cose, ma tutto sommato non è poi così importante, così ho deciso di rompere il digiuno e scrivere. Sì perchè in questo tempo di “silenzio” mi è mancato qualcosa. Questo blog è il mio diario personale e scriverci su è liberatorio, quasi terapeutico.
E così scrivo una riflessione scambiata proprio ieri al telefono con un amico caro.
Parlavamo di successo.
Siamo tutti abituati ad abbinare il successo alle conquiste, alle vittorie, ai risultati eccellenti che otteniamo. Il successo di una persona lo misuri dalle cose che ha fatto. Più sono grandi, di valore e più sei considerato di successo.
La nostra riflessione però si appoggiava su altri presupposti. Il successo come misura delle difficoltà che una persona è stata capace di superare.
Nel primo caso il successo è legato all’obiettivo; nel secondo è legato al percorso da fare.
Essere felici quando tutto va bene è più facile rispetto a quando le cose sembrano precipitarti addosso.
Ottenere una vittoria contro avversari di poco conto è diverso che vincere contro dei campioni. Il risultato finale è lo stesso, magari una medaglia d’oro, ma se indaghi a livello più profondo scopri che c’è una grande differenza.
Un bel salto di paradigma non trovi?
Tu che ne pensi? Lascia un commento.
“Più grande è la lotta più grande è il trionfo”!!!
Penso sia la citazione giusta che racchiude il valore del successo!! 🙂
Ciaooo!!!
I miei successi più grandi li ho ottenuti proprio nei momenti in cui mi sembrava che a quel fondo toccato non ci fosse modo per risalire. Una persona a me molto cara che non c’è più diceva: “Comunque vada, sarà un successo”! Inizialmente la ritenevo una frase che racchiudesse un certo fatalismo, un pò come accontentarsi. Oggi la vedo in chiave diversa: “Comunque vada, indipendentemente dal risultato, sarà un successo se avrò dato il massimo di quello che potevo in quella situazione”.
Così mi piace molto, ma moooooolto di più! 🙂
Ciao Livio
ciao Livio!!! mi piace questo tuo modo di differenziare il successo o meglio di capire la differenza delle strade che portano al successo!!!! mi è capitato proprio quest’anno una stagione dove mi sono “solo” salvato all’ultima giornata…….. nel calcio da allenatore ho avuto la fortuna di vincere 4 campionati, ma la soddisfazione che mi ha dato questa salvezza è enorme l’ho voluta cercata mi ha messo alla prova e questo mi ha portato a combattere a nn mollare mai (ci hanno arrestato il presidente a gennaio senza stipendi da novembre in un momento mio economico brutto ha smesso giocatori importanti ecc ecc) sarebbe stato facile mollare ecco che quì è venuto fuori quello che mi hai insegnato te e i vostri corsi investire su di noi nei momenti “di crisi” ho cercato di farlo capire ai ragazzi i primi tempi difficili ma poi è venuto fuori lo spirito di gruppo l’orgoglio la voglia di raggiungere il ns obbiettivo “la salvezza” la ns CHAMPIONS!!!!!!! E NN CI HA FERMATO PIù NESSUNO!!!!!! poi lo so che nel calcio purtroppo conta solo chi vince ma me nn me la toglie nessuno la felicità e la convinzione di aver fatto qualcosa di straordinario insieme ai miei BOYS!!!!!! UN ABBRACCIO COACH E GRAZIE DI TUTTO!!!!!!!!!
Ciao Livio.
E’ un salto di paradigma importante che condivido. Il successo e il fallimento possono essere due grossi farabutti. Credo che la cosa che conta veramente sia il “come” piu’ che il “cosa”, ossia dare il massimo e godere dei successi piccoli o grandi e trovare la forze di rialzarsi quando si e’ a terra. In entrambi I casi si creano solide ancore emotive che la nostra mente ricorda e il nostro corpo rimembra. In entrambi I casi la strada che si segue e’ quella maestra. Personalmente e paradossalmente ho ottenuto molto dagli insuccessi anche se non era quello che avrei voluto in quel momento. Mi hanno temprato e spinto a trovare risorse inaspettate che sono ancora li’, pronte all’uso e che mi danno sicurezza e consapevolezza.
già…spesso si tende a pensare che le uniche persone di successo siano i “vip”..i volti “noti”
invece nel mondo, ci sono costellazioni di eroi della vita,di cui nessuno conosce l’esistenza… che hanno affrontato grandi lutti, veri o emotivi…immense prove di quotidianità…di attimi..di istanti…e ognuno di essi ha combattuto la propria battaglia…hanno anche pensato di non farcela a volte…ma poi, hanno trovato l’immensa forza dentro di loro..e hanno lottato…e vinto!!! Nessuno può giudicare se la battaglia sia stata piccola o grande…era la loro e l’hanno affrontata!!!non hanno mollato… Allora non giudichiamo le prove altrui e le nostre e consideriamoci eroi della vita, persone di successo, ogni volta che prendiamo un impegno e lo portiamo a termine con il massimo della nostra passione, dedizione e Amore…e ogni volta che superiamo una prova traendone insegnamento…che sia allacciare le stringhe delle scarpe al nostro bambino o vincere il nobel per la pace…che sia riuscire a donare briciole a un papero o creare un impero economico….il nostro cammino è fatto di piccoli passi…compiamoli tutti nella loro unicità verso le nostre mete…e compiamo gesti di umanità nell’aiutare chi è in difficoltà, sostenendo i passi di chi in quel momento, da solo, pensa di non farcela…
grazie a voi per il sostegno che avete dato a me in quei momenti…
con profonda stima…
Lisa 🙂