E’ periodo di cene aziendali, come ogni anno, e domani c’è la nostra. Quest’anno partiamo dal pomeriggio con una riunione di lavoro nella quale presentiamo budget, obiettivi, novità ecc. e poi, ovviamente, concluderemo con la cena.
A me sono sempre piaciuti questi momenti; sarà che sono sempre stato con persone che mi faceva piacere vedere; sarà che rappresentavano momenti di celebrazione collettiva; sarà che ci si scambiava i regali… non so cosa fosse, ma mi sono sempre piaciuti.
L’azienda, il lavoro, i soci ed i “colleghi” non li ho mai percepiti in modo canonico. La mia idea di azienda è, innanzitutto, quella di un gruppo di amici che si impegna a raggiungere obiettivi comuni ed a realizzare un sogno.
Mi hanno insegnato a non pensare al lavoro come ad un “lavoro”, scusate il gioco di parole, ma come ad una estensione della propria vita; un qualcosa di cui appassionarsi, con cui crescere e giocare; qualcosa in grado di soddisfare tutti i bisogni più importanti e attraverso la quale realizzare i propri sogni.
Domani sarà l’ennesima celebrazione del mio “non lavoro”.