Domani inizia il terzo corso per l’ospedale di Guastalla. Sono carico all’idea. Noi stiamo facendo un buon lavoro e loro stanno reagendo in maniera esemplare. Sono convinto che il lavoro darà risultati eccellenti.
Oggi, dopo essermi allenato la mattina presto, ho avuto una riunione in tarda mattinata dopodichè sono andato a Firenze per fare una coaching con un giovane tennista.
L’ho seguito in campo durante l’allenamento e dopo avergli dato feedback, gli ho assegnato un paio di esercizi.
Il lavoro di coaching funziona al meglio se viene integrato con esercizi quotidiani monitorati con regolarità. L'”esercizio a casa”, chiamiamolo così, serve anche a responsabilizzare le persone. Il coaching non è una bacchetta magica, e richiede, da parte dell’interessato, una volontà ferma di voler cambiare/migliorare.
Chi vuole migliorare non ha problemi ad adoperarsi e a fare gli esercizi assegnati.