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Attualita

Firewalking: ma le braci sono veramente calde o è tutta una funzione?

By Luglio 6, 20106 Comments

Questa mattina, il Corriere della Sera ha pubblicato un articolo alquanto curioso dal titolo: “Sui carboni ardenti alla convention: nove agenti immobiliari ustionati”.

Una nota azienda di agenti immobiliari (di cui si tiene ignoto il nome) ha organizzato un corso di motivazione in cui si prevedeva anche la camminata sui carboni.

Trattandosi di un esercizio che comporta evidentemente un reale rischio di scottatura, la cosa non mi ha per niente sorpreso. Può succedere. I carboni sono veri, il fuoco brucia… chi fa male la preparazione e/o l’esecuzione, rischia davvero di bruciarsi. Mi permetto di dire ciò in quanto tengo corsi di questo tipo da oltre 15 anni. Lo so!

Questa mattina ho ricevuto diverse email di allievi che hanno fatto la camminata con me ai miei corsi e mi chiedevano come mai questi “agenti” si siano bruciati e loro no.

Non posso rispondere con certezza in quanto non so cosa abbiano fatto questi agenti e come lo abbiano fatto, ma posso in generale spiegare alcuni dettagli importanti sulla pirobazia.

Innanzitutto è bene spiegare che fisicamente è possibile camminare sui carboni ardenti – a una temperatura dai 500 °C agli 800 °C – senza bruciarsi a causa della cattiva conducibilità del calore da parte dei carboni stessi. Una camminata energica e spedita, permette di non dare tempo al calore di trasmettersi e l’aria attorno al piede tra un passo all’altro funge da sistema di raffreddamento.

Inoltre è bene non bagnare i piedi prima dell’esercizio perchè potrebbe tenere attaccato un pezzo di carbone al piede. I piedi si bagnano alla fine!

Ora, detto questo, la mia esperienza mi dice che se sei nello “stato interiore giusto”, uno stato visivo, “positivamente alterato” e super focalizzato, oltre a non scottarti non senti nemmeno il calore sotto i piedi. Per intenderci risulta più scottante camminare sulla sabbia della spiaggia in agosto.

Se invece sei “fuori dallo stato“, in uno stato cinestesico e focalizzato sui carboni oppure se cammini con sufficienza senza prepararti a modo… beh hai capito qual è il rischio.

Infine, un altro dettaglio da tenere in considerazione, per cui ci si può scottare, è legato alla qualità del materiale bruciato: la legna. Ad esempio una volta ho visto bruciare legna di scarto, ossia legna riciclata. All’interno possono trovarsi oggetti mettallici, graffette, chiodi… che oltre a tagliare possono ustionare; oppure legna verniciata. La vernice o del solvente possono attaccarsi ai piedi. La legna deve essere necessariamente pura, ossia ceppi di tronchi e rami della pianta.

Il meglio è la legna che usano nelle pizzerie.

Sono dispiaciuto per l’inconveniente occorso a queste persone.

Qualcosa deve essere andato proprio storto.

E dire che qualcuno dei miei allievi, dopo aver fatto la prova senza neanche aver sentito calore, mi ha confidato di aver creduto che i carboni non fossero “veri”.

Questa è la “triste prova che non è una finzione.

Livio

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Join the discussion 6 Comments

  • isania ha detto:

    Il fuoco…esprime passione…energia vitale!

    Camminare sulle braci ardenti è un antico rituale praticato nel contesto della spiritualità e della guarigione, un ritrovamento dell’equilibrio, un simbolo di rinnovamento e cambiamento…
    Che significato ha oggi per noi uomini del XXI secolo? E’ un’occasione in più! Per cosa? Per imparare a superare preconcetti mentali e limiti , per spingersi al di là…per lasciarsi andare e trovare il coraggio di realizzare i propri obiettivi e sogni!

    Un’esperienza importante che va però fatta in un contesto giusto, guidata da professionisti esperti che sanno come si fa il tappeto di fuoco e che sanno amplificare nell’individuo il senso di ciò che viene fatto, conducendolo verso lo stato migliore per affrontare, passo dopo passo, la striscia di fuoco…

    I motivi per cui gli agenti immobiliari si sono bruciati sono vari… una cosa è certa però… servirà da esempio per tutti gli scettici che fino a ieri , quando dicevo loro che ero una firewalker, facevano il classico sorrisetto ironico!

    Meno male che Vivo col fuoco della passione! 😉

  • ALICE ha detto:

    Prima di camminare sui carboni ardenti pensavo fosse impossibile ma ce l’ho fatta!
    Successivamente la difficoltà più grande è stata (e lo è ancora) trasferire ad altre persone, tramite il racconto della mia magnifica esperienza, il senso vero della camminata nel fuoco, la sua difficoltà e la sua fattibilità.
    Mi dispiace per gli ustionati da cui prendiamo spunto ma questo tuo post, se permetti, vorrei inviarlo a coloro che hanno sostenuto l’impossibilità di camminare sul tappeto di fuoco nonostante la mia testimonianza, e a coloro che invece, certi che lo avessi fatto, hanno sottovalutato l’impresa ritenedo la camminata una semplice “passeggiata” senza alcun pericolo.
    Agli scettici consiglio di contattarti per affrontare i carboni con te e la tua squadra!
    Buona serata 😉
    UN ABBRACCIO
    Alice

  • Rolando ha detto:

    Oggi, dopo questa notizia apparsa su alcuni quotidiani, ho avuto modo di osservare e sono rimasto in silenzio a guardare i vari formatori che “giudicavano” l’accaduto e che hanno preso la palla al balzo, per poter prendere le distanze da ciò che è successo e porgersi nell’Olimpo della formazione screditando la concorrenza.

    Ancora una volta, caro Livio, apprezzo e condivido la tua modalità semplice, sincera, di comprensione verso l’accaduto.
    Dimostri ancora una volta di anteporre il cuore al mero business.

    Grazie

  • Alessandro ha detto:

    Io ho partecipato a un corso con camminata sui carboni ardenti finale. Ebbene c’è l’ho fatta, concentrato e sicuro ho camminato tranquillamente, provando addirittura una piacevole sensazione di fare un massaggio alle piante dei piedi e in particolar modo agli alluci.
    Pensate un po’: pure bello alla fine.
    È tutta una questione psicologica. I carboni ardenti vanno affrontati senza la paura di ustionarsi, ma con la giusta concentrazione e la convinzione di riuscire a superarli.
    Evidentemente questi agenti immobiliari hanno peccato di concentrazione. Oppure la colpa può esser di chi ha tenuto il corso che non ha trasmesso loro un’adeguata preparazione.

  • ask abby ha detto:

    Di fire walking con i tuoi ex compagni di ventura all’HRD ne ho fatte due, una da 7 e un’altra da 10 metri. Non mi è successo niente di spiacevole in nessuna delle due volte e ho controllato , non si riusciva a tenere la mano a 20 centimetri di distanza dalle braci dal caldo che facevano.

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