Tutti, per una cosa o per l’altra, in momenti diversi della vita, abbiamo bisogno di un coach al fianco. Una persona che ci sostenga, che ci ascolti, o che ci guidi. Una persona che abbia fiducia in noi, e che all’occorrenza, sappia anche essere severo, forte, duro… Una persona che ci insegni con il proprio esempio come fare per… Una persona alla quale la vita non ha risparmiato le sue “attenzioni” (nel bene e nel male) e che abbia la voglia e la passione di voler trasferire un po’ della sua esperienza agli altri.
Spesso nei corsi mi capita di parlare dei campioni (vedi corso IMPARA DAI CAMPIONI) e di narrarne le gesta per fornire esempi eccellenti di come fare per riuscire a realizzare i propri obiettivi, sogni…
Già! Perchè, nonostante non sempre e non tutti i campioni si dimostrino degli esempi anche fuori dal campo, rimane il fatto che, comunque sia, siano esempi di eccellenza da cui si può sempre imparare qualcosa.
In passato ho avuto modo di prendere come esempio il velocista paraolimpico Oscar Pistorius. Non ho indugi nell’affermare che abbia dimostrato nella sua vita di avere determinazione, fiducia, volontà, abnegazione, atteggiamento vincente, forza interiore ecc. e che quindi potesse valer la pena di modellarlo per apprenderne le strategie di eccellenza. Lo penso tutt’ora! Tuttavia, il recentissimo tragico episodio che lo ha visto protagonista ci ha letteralmente sbattuto in faccia la “debolezza umana”. Sono dei campioni… ma comunque esseri umani, con tutte le loro fragilità.
Non intendo giustificare nè tantomeno assolvere Pistorius per lo sciagurato atto di cui si è macchiato, ma sto riflettendo (ad alta voce) su tre cose che ritengo possano essere interessanti:
– La prima è proprio legata alla fragilità dell’uomo. Non c’è niente da fare, per quanto forti e determinati, dobbiamo essere consapevoli del fatto che c’è sempre qualcosa o qualcuno più forte di noi, in determinati contesti. Come Superman, per definizione uomo indistruttibile, viene messo in ginocchio dalla Criptonite, ognuno di noi deve tenere presente che non è invulnerabile. Abbiamo tutti dei punti deboli, delle fragilità e dobbiamo proteggerli, il più possibile.
– La seconda invece ha a che vedere con l’imprevedibilità della vita. In ogni istante la nostra vita potrebbe cambiare nel bene e/o nel male. Nel caso di Pistorius, in pochi attimi si sono “stravolti” i destini apparenti di almeno due persone: la ragazza uccisa e lui. Una vita prematuramente interrotta, e l’altra tragicamente rovinata. Chi avrebbe mai potuto pensare che un giovane di successo e apparentemente “equilibrato” come lui potesse essere capace di un gesto tanto folle?
– La terza è che la vita è il campo di gioco più difficile di tutti. Non c’è disciplina sportiva che sia in grado di sfidarci tanto quanto è in grado di fare la vita. Se non ti alleni costantemente, se non impari a conoscere le “regole del gioco”, se non ascolti i suoi messaggi, se non rimani con i piedi ben incollati a terra… lei sa come vincere la sfida.
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Poi, vado su Youtube e guardo un video di un altro campione sportivo. Roberto Baggio (il Divin Codino) legge sul palco dell’Ariston durante il Festival di Sanremo, una lettera scritta da lui stesso per i giovani.
E’ emozionato come un bimbo, fa tenerezza.
Parla di Passione, Gioia, Coraggio, Successo e Sacrificio!
Una lettera semplice, umile, senza virtuosismi letterari e parole forbite. Una lettera che non suona a verità, ma che si sente provenire dal profondo del cuore.
httpvh://www.youtube.com/watch?v=nqpKVteRSCI
Un esempio di campione anche nella vita? Non lo so, io glielo auguro, come auguro una vita da campione ad ognuno di noi.
Una cosa è certa, la partita non finisce finchè siamo in vita, e non possiamo abbassare la guardia, mai. Sia che ci troviamo in vetta alla cima o sprofondati sotto terra… tutto può ancora succedere.
Complimenti. Mi è molto piaciuta questa riflessione e mi ha anche aiutato a capire certe cose. Ovviamente, i grandi campioni dello sport sono ammirati per tutti noi, sono degli esempi di eccellenza come dici tu e possono aiutarci a migliorare la nostra determinazione e la voglia di lottare. Ma ho sempre pensato che i più grandi eroi, e questa è semplicemente la mia opinione, sono anonimi e sconosciuti. Persone che si ritrovano ad affrontare vere sfide ogni giorno e trovano le risorse e la forza, non so dove, sono un esempio per tutti noi e lo dico perché come hai detto tu in questo articolo, il campo di gioco più difficile è la vita.
E non si salva nessuno, né ricchi né poveri …..nessuno!!!!
Grazie ancora e a presto
Si Jessica, hai ragione.
ci sono molti eroi sconosciuti ma che andrebbero premiati per le loro gesta.
A pensarci, siamo un po’ tutti eroi ogni volta che decidiamo di andare avanti nonostante le avversità della vita. E per alcuni, purtroppo, si tratta proprio di avversità pazzesche.
Pistorius. Non proprio uno “stinco” di santo..
“Tutto può ancora succedere” … che equivale a dire … non dare nulla per scontato.
Ma … equivale anche a dire … come ci dice Roby Baggio …e come dici sempre tu … che il meglio deve ancora venire! 😀 ottimo pezzo Boss 🙂
grazie
silvia
Volevo metterlo come finale dell’articolo… ma leggerlo da te nei commenti vale molto di più!!!
Grazie Silvia.
Grazie Livio,come sempre ottima riflessione per tutti noi che tutti santi giorni siamo in questo campo chiamato – VITA.
Tatiana, grazie a te per il tuo commento.
Si, siamo tutti giocatori titolari… anche se, a volte, ce ne dimentichiamo!
caro Livio, aspettavo un tuo commento proprio ti pensavo ed è arrivato
ricordo che infatti nei tuoi corsi hai messo l’accento più volte sul come gestire il successo, mantenere lo stato di eccellenza è faticoso quanto raggiungere risultati, mantenersi in equilibrio ben radicati è impegnativo quanto i traguardi. la spiritualità ci aiuta a farlo, ci fa stare in contatto costante con il ns. vero esistere, ci fa essere grati di quello che siamo, di quello che abbiamo,siamo generosi (non caritatevoli) nel condividere trasmettendo agli altri come abbiamo vinto. mi viene in mente che molte persone di successo, ricche, famose hanno fatto una brutta fine sono state fagocitate dal materiale, sono spesso bulimiche verso tutto e tutti non hanno visto la loro fragilità. ho conosciuto personalmente Baggio persona straordinaria!, proprio lui ha fatto percorso come descritto prima, sarebbe bello che Pistorius lanciasse un messaggio a tutti di come imparare dalle lezioni ma forse è troppo presto. a presto
Paola, la nostra società in effetti ci rende un po’ tutti “bulimici”, e non è una cosa bella.
La spiritualità credo che possa aiutarci a trovare un giusto equilibrio interiore.