Come ho avuto modo di condividere in altri articoli del blog, da quando sono diventato padre (2003) mi sto interessando all’Antroposofia e alla pedagogia Steineriana.
Questo weekend, passato finalmente in totale relax, ho letto uno dei tantissimi libri che Rudolf Steiner, fondatore delle scuole Waldorf, ha scritto in merito all’essere umano. Nello specifico si tratta de “Il Segreto dei Temperamenti Umani“, libro che suggerisco a tutti di leggere per la sua profondità e per la sua praticità. Leggendolo pensavo a quanto un insegnante di scuola, soprattutto materna ed elementare, e tutti gli educatori in genere, abbiano possibilità di incidere sulla personalità di un bimbo e sul suo futuro e a quanto siano in grado di farlo con cognizione di causa.
Ovviamente è difficile affrontare questo tema senza il rischio di cadere in generalizzazioni pericolose e fuorvianti, ma purtroppo ho motivo di pensare che una buona parte delle persone che oggi ricoprono quei ruoli non siano adeguatamente preparati a tale scopo.
Analizzando la situazione attuale del nostro paese, risulta evidente che stiamo vivendo uno dei periodi più difficili mai vissuti dal dopoguerra. Dal punto di vista sociale, politico, economico, ecologico, ma anche valoriale. Il futuro dipenderà dalle decisioni che prenderemo adesso e da quelle che, domani, prenderanno i giovani di oggi. E’ sui giovani, anzi sui giovanissimi che dobbiamo iniziare a lavorare intensamente.
Se vogliamo pensare di migliorare il futuro di questo intero pianeta, dobbiamo dedicare più attenzioni a ciò che avviene ai bimbi di oggi perch,è molto presto, dovranno decidere loro per le sorti dell’umanità. Non possiamo permettere che vengano sottoposti alle sollecitazioni e pressioni commerciali delle pubblicità, che oramai li hanno inquadrati come una categoria in grado di consumare (o di far consumare ai propri genitori); nè tantomeno ai modelli valoriali che implicitamente vengono proposti dalle trasmissioni televisive e dai giornali.
Il mondo è troppo a misura di adulto e troppo poco a misura di bimbo. Tendiamo ad anticipare esperienze “adulte” ai nostri figli pensando di fare loro del bene!!!! – Ieri sera alle 23,30 in pizzeria, al tavolo al fianco del mio c’era una bimba di circa 1 anno con i suoi genitori che mangiava e giocava come se fossero le 6 del pomeriggio.
Ma torniamo agli insegnanti e alla nostra società. I bimbi sono la nostra unica speranza di dare un futuro certo e sicuro alle prossime generazioni e al pianeta stesso. Non credi?
Siamo come una squadra di calcio che può decidere di investire tempo e denaro a far crescere il vivaio di giovani giocatori per poi disporne nella massima serie. La grande differenza tra la vita e il calcio vero, è che nella vita l’obiettivo ultimo non è vincere contro gli altri, ma è vivere con le altre persone, bene e a lungo.
Purtroppo però, la società moderna non solo non prevede una preparazione appropriata degli educatori a tale ruolo, ma sta anche dimenticandone l’importanza strategica. In molti casi, complici anche noi genitori, li svilisce addirittura.
Si legge sempre più spesso di genitori che minacciano gli insegnanti o che addirittura passano alle mani per aver valutato “poco entusiasticamente” i loro figli. I tagli alle finanze destinate all’educazione sono oramai una barzelletta ahimè vera.
Pensavo al fatto che un calciatore mediocre oggi guadagna almeno dieci volte di più rispetto a un educatore, eppure il valore sociale di un insegnante è dieci volte più importante rispetto a quello di un calciatore.
Si pensa a investire milioni e milioni di euro per gli stadi nuovi ma non per ristrutturare gli istituti scolastici fatiscenti che non sono idonei ai loro scopi.
Come ti dicevo, forse sono caduto nella retorica e forse ho ecceduto nelle generalizzazioni ma di fatto le cose stanno abbastanza così! Mi chiedo solo se e come avremo la forza per “tornare indietro” e riattribuire un senso più equilibrato alle cose.
Il mondo prosegue la sua corsa e il progresso pure, ma sta a noi scegliere la direzione.
Il futuro del pianeta dipende dagli NOI adulti.
I giovani semmai seguono l’esempio cattivo o buono che sia che viene sempre dagli adulti.
Se poi vogliamo aggiungere chi ci governa è un’argomento senza fine con una sola soluzione NON ANDARE PIU’ A VOTARE.
Caro Livio, hai visto che “brutti scherzi” a diventare papà? Inizi a guardarti intorno come un leone che vuol proteggere i suoi cuccioli. E’ proprio così, nella giungla della vita, papà e mamma “scortano” i cuccioli cercando sempre di addolcire loro l’esistenza. Non credo sia sempre corretto, però. Anch’io padre dal 2003 (e poi nel 2006), stò cercando di allevare i miei figli facendo assaggiare loro di tutto un pò affinchè tutto, anche il male, acquisti un valore, un arricchimento (prima emotivo e poi da razionalizzare nel tempo). Affinchè i ns. figli, un giorno riescano a vivere bene con gli altri, devono conoscere e, molto prima di noi, devono conoscersi. Un giorno, non lontano, avranno una luce da seguire. Quella luce non sarà la nostra. Sarà la loro luce.
‘Seraaa 🙂
Non potevo esimermi dal commentare il tuo articolo e ancora una volta sono d’accordo con te; il discorso dell’educazione e formazione dei bimbi e dei giovani in generale mi sta particolarmente a cuore (fa parte della mia mission!).
Molto spesso (sarei tentata a scrivere “sempre”) noi adulti cerchiamo di insegnare ai bambini ciò che riteniamo fondamentale per il loro sviluppo al nobile fine di garantir loro di essere all’altezza del mondo che li aspetta, generosamente offriamo loro tutta la nostra esperienza vissuta, insegnamo loro l’ABC e la storia, li mandiamo a scuola, tutto questo lo facciamo per amore e a soli scopi benefici.
Purtroppo certe volte commettiamo due grandi errori, totalmente in buona fede, sia chiaro:
– sbagliamo i tempi! Come dicevi tu introduciamo precocemente i bambini in contesti (ambienti, discorsi, situazioni, abitudini, ecc…) che minano il loro giusto sviluppo, che seppur rapidissimo ha comunque dei ritmi naturali da rispettare. Ogni tanto sottovalutiamo la loro capacità di comprensione degli eventi (“è piccolo, cosa vuoi che ne capisca?”) mentre invece dovremmo considerare la loro interpretazione degli stessi in base al loro livello di coscienza (“come se lo spiega?”);
– Impigriamo il loro istinto! Secondo me i bimbi istintivamente sanno più di quanto possiamo immaginare, l’affiancamento degli educatori e dei genitori è di fondamentale supporto, certo, ma servirebbe anche un lavoro mirato a tutelare e conservare il loro “sapere innato”, quelle abilità che in breve tempo si perdono se non stimolate o addirittura represse. Parlo per esempio della capacità di comunicare telepaticamente… tutti noi nasciamo abilitati a questa funzione ma rapportandoci con gli adulti che hanno perso questo potere (perché non utilizzato nel tempo) automaticamente lo perdiamo, e cosi’ via di generazione in generazione. Un esempio più palese è l’agilità fisica di cui i piccoli sono dotati… è verità che nei primi anni di età i tessuti del corpo sono molto più elastici e flessibili, ma è altrettanto vero che la mancanza di un adeguato movimento/esercizio fisico attiva un processo di atrofizzazione.
A mio parere dovremmo rivedere i metodi educativi e mettere a disposizione dei “futuri adulti” dei buoni modelli ai quali ispirarsi. Aprirei il vaso di Pandora se iniziassi ad analizzare punto per punto gli interventi che le istituzioni potrebbero applicare al sistema per migliorare la qualità della vita delle persone e del pianeta, partendo da questo argomento. Mi limito a dire che sembra evidente che attualmente l’attenzione dei governanti non sia rivolta al raggiungimento di questo obiettivo pensì a qualcosa che forse si avvicina al suo contrario.
Personalmente cerco intanto di contribuire migliorando me stessa ed approfondendo gli studi che mi permettono di tutelare la naturale crescita dei bimbi perché anche in età adulta restino individui liberi (come nascono). Ho notato ultimamente che si stanno sviluppando sempre di più comunità e associazioni di persone con questo stesso interesse comune (come le scuole Waldorf che hai citato), fatto che mi riempe di speranza e felicità.
Considerato che i bambini e il futuro stanno a cuore un po’ a tutti consiglio umilmente di riflettere ed agire di conseuenza.
In bocca al lupo!
Grazie Livio 😉
P.s.: i “piccoli” sono dei grandissimi insegnanti, invertiamo i ruoli ogni tanto!
Sono daccordissimo con te Livio,i primi incisori della nostra vita sono proprio gli insegnanti spesso scarichi di vitalità e generosità per quanto riguarda la crescita, l’intelligenza, la formazione della persona. Prepariamoci e prepariamo i nostri figli ad un nuovo terreno di “cultura” la natura ci è madre benevola lo Spirito Divino è pronto a soddisfare i nostri voleri…basta chiederlo; il pensiero positivo apre mille porte dalle bellezze incredibili! Ciao livio con stima MARIA .
apprezzo moltissimo il Vostro articolo, grazie