La comunicazione umana avviene attraverso tre canali fondamentali: il canale verbale (le parole), il canale paraverbale (la voce) e il canale non-verbale (il corpo) – cosa che ormai sanno anche i quadri attaccati ai muri delle pareti di casa nostra.
Il primo canale, quello delle parole, è ricco di pubblicazioni e seminari in merito. La PNL, la scuola di Paolo Alto e tantissimi altri ricercatori/autori hanno contribuito a studiare, codificare e divulgare modelli linguistici di ogni genere. Dal Milton Model, ai truismi, dal dialogo ipnotico al metamodello, ecc.
Anche il terzo canale è stato esaustivamente esplorato. Esistono pubblicazioni e corsi sul linguaggio del corpo, sulla comunicazione non verbale e sull’uso della fisiologia per gestire gli stati d’animo.
L’unico canale che è stato poco battutto dal mondo della formazione, del coaching e della terapia è invece quello relativo all’uso della voce.
Normalmente, nei corsi di comunicazione e di public speaking, viene appena spolverato, e liquidato con pochi e superficiali suggerimenti per migliorare l’uso del volume e delle pause. Punto!
Posto che la voce rappresenta ben il 38% del significato della comunicazione, e che in realtà presenta molteplici sfumature, non riesco a spiegarmi come mai sia stato così snobbato.
Da qualche mese mi sono affidato all’aiuto di un voice coach proprio perchè ritengo fondamentale riuscire a usare la voce in maniera eccellente e ciò che sto scoprendo è fantastico. Ognuno di noi può imparare a usare la propria voce in maniera assolutamente efficace e ruscire così a comunicare in modo speciale con le altre persone. Già proprio così, ho detto speciale.
Oggi mi capita di andare al cinema e di fare attenzione ai dialoghi come non avevo mai fatto prima e, facendo un rapido raffronto con la vita di tutti i giorni, scopro che oltre il 95% della gente usa la voce in maniera “disastrosa”.
Mi permetto di dire ciò, perchè anche io ero tra queste persone, ancorchè qualcosa lo avessi già appreso e sviluppato grazie alla natura del mio stesso lavoro. Stare di fronte alla sala e, soprattutto, aver avuto dei bravi maestri a cui modellarmi, mi hanno permesso di imparare a usare la voce in maniera appena appena più consapevole ma comunque lontano dall’eccellenza.
Proprio in questi giorni, ho organizzato un corso sulla voce all’interno della mia azienda e, oltre a divertirci come dei matti, stiamo imparando ad esprimere noi stessi e le nostre potenzialità anche attraverso questo strumento eccezionale che è la nostra voce.
Pensa Livio, che proprio con un delicato e intenso lavoro sulla mia voce che ho iniziato il mio percorso di formazione..quante cose erano legate all’utilizzo scorretto, nel mio caso anche nocivo per la mia salute(insistenti mal di gola, abbassamenti di voce, ecc..). Quindi, con t econdivido e approvo questo lato così poco “sponsorizzato” ma così importante. Dopotutto, la nostra gola è il canale attraverso la quale trasformiano le nostre emozioni interne in parole e suoni udibili a tutti….bello no?!
Pensa Livio, qualcuno, qualche migliaio di annio fa diceva che il verbo è potere e che la parola ha potere. Sicuramente uno studio sull’uso della voce e del potere delle parole può sicuramente aiutare.
Le parole entrano tramite le nostre orecchie e il nostro inconscio le assorbe e reagisce di conseguenza, facendoci compiere azioni di conseguenza… che ne pensi?
Tutte belle parole ma… qualche bel consiglio dispensato sarebbe molto molto utile 😉
tutto vero! e straordinario trovarmi qui con voi!
D’accordissimo con quanto scritto!
Ti seguo!