Non ve l’ho detto, ma ieri mi hanno intervistato in merito alla dichiarazione di Prodi circa la difficile situazione economica in cui versa il nostro paese. Il Premier ha usato una metafora calcistica per spiegare che in sostanza stiamo messi piuttosto male, un pò come se fossimo il Milan o la Juventus costrette a cominciare il campionato da un punteggio negativo.
Vi starete chiedendo cosa c’entri io con tutto ciò, ed è esattamente la stessa domanda che io feci a me stesso. Il motivo è che, avendo Prodi usato una metafora sportiva, hanno voluto chiedere a me, in qualità di mental coach, come si può motivare una squadra a risalire una china tanto irta.
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Parlando di sport ovviamente un’idea ce l’ho, ed anche piuttosto chiara, ma la vedo dura da applicare al mondo politico, e non mi vorrei trovare nei panni del “professore”.
Sta di fatto che oggi quell’intervista è stata pubblicata anche sulla Repubblica e, come se non bastasse, anche radio popolare mi ha intervistato sullo stesso tema.
Premesso che io di politica non me ne occupo e non sono certo un esperto, mi ha fatto piacere dire la mia. Credo che un gruppo di lavoro debba essere compatto per essere altamente performante, anche in politica.
Per un istante mi sono immaginato un corso di teambuilding in Parlamento. Ma quanto paghereste per venire a vedere l’esercizio della caduta della fiducia? Ve lo immaginate? Romano Prodi in piedi sul tavolo e sotto Bertinotti, Mastella, Rutelli, Fassino, Dalema, Berlusconi, Fini, Casini e compagni a prenderlo…forse!
Ciao Livio,
neppure io, purtroppo, m’intendo di politica.
Dico purtroppo perchè l’ignoranza non è mai una cosa positiva, specialmente su un argomento che coinvolge (purtroppo il più delle volte negativamente) tutti.
Immagino che la situazione finanziaria italiana fosse davvero "messa da paura", ma sono assolutamente convinta che non si stiano prendendo le decisioni giuste. Il malcontento è generale, dai pensionati ai piccoli imprenditori.
Io sono libera professionista, rischio ogni giorno, (nel senso che se mi fermo, essendo io la "mia ditta", non guadagno), non faccio certo parte dei paperoni di Reggio ma mi sento trattata come se dovessi DIMOSTRARE di essere onesta.
Ed è una cosa generale, ti ripeto. Non so cosa ne pensi tu, non ho letto l’intervista (a proposito, puoi mettere il link?), ma di sicuro una finanziaria che blocca l’imprenditoria e gli investitori non può portare a nulla di produttivo.
Che al governo ci sia la destra o la sinistra, sembra comunque che le cose non cambino mai.
Non ricordo chi abbia detto (Bertinotti?) la frase: "questa volta i ricchi piangeranno", ma penso che abbia sbagliato la mira. A piangere saranno in molti ma non credo che tra questi ci siano "i ricchi".
La mia sensazione è che la finanziaria rischia di disincentivare violentemente la libera impresa, ed il lavoro autonomo, creando di conseguenza una costrizione della domanda di lavoro dipendente.
Stiamo a vedere. Purtroppo la cosa appartiene alla mia sfera del coinvolgimento e non a quella d’influenza, pertanto la mia filosofia è: non pensarci, e concentrarmi sul trovare i modi per raggiungere comunque i miei obiettivi.
Intendi che non si può avere un’influenza diretta su certe cose? Ma… e il sentimento di partecipazione che sta alla base della democrazia… Se non si crede di poter avere influenza, ci si rassegna… e si finisce per accettare tutto, anche di venire governati da incompetenti… che ormai a dire la verità è una tradizione italiana, come la pizza… ma costa di più!
Ahi Giovanna, tocchi un tasto dolente.
Hai perfettamente ragione, non bisogna rassegnarsi mai di fronte a quelle che si reputano delle ingiustizie. La mia sfera d’influenza attualmente non mi consente di agire direttamente sui nostri governatori, ma ti posso assicurare che non sono assolutamente rassegnato a vedere l’Italia colare a picco. Il mio contributo, e la mia influenza, li esprimo attraverso il mio lavoro e i miei corsi, ed ovviamente attraverso il mio voto.
Comunque ritengo che questo problema, oltre che nel suo aspetto contingente, sia da affrontare anche con una prospettiva a lungo termine. Io cerco di influenzare i giovani che ho l’opportunità diincontrare nei corsi, perchè domani saranno coloro che governeranno e che occuperanno i posti produttivi e culturali del nostro paese. La prossima generazione di politici (sempre che gli attuali si schiodino) come sarà?
Mi piacerexxe avere una portata di tiro maggiore ma questo è ciò che attualmente sono in grado di fare.
Buongiorno a tutti i partecipanti a questo blog,
scrivo perché quello che ci leggo sopra, da qualche giorno a questa parte, mi fa rimanere perplesso.
PREMESSO che viviamo in una democrazia, e (ovviamente!) ognuno ha il diritto di esprimere liberamente la propria opinione, credo che prima di parlare di politica e far suonare i propri giudizi come sentenze bisognerebbe informarsi molto bene. Invece ho sentito in questi post (e in quello precedente) delle note stonate di qualunquismo e di malainformazione.
Per cui, visto che sono qui, mi sento di precisare alcune cose.
Secondo la mia personalissima opinione, bisognerebbe stare molto attenti a idee come "destra o sinistra è sempre tutto un magna magna", "i politici sono lì solo per i propri interessi", "i politici hanno un sacco di privilegi e noi poveri cristi sgobbiamo per loro", eccetera. Il concetto è che queste cose possono anche essere vere, ma espresse così non fanno altro che alimentare il pressapochismo, la chiacchiera da bar, la disaffezione verso la politica, i giudizi superficiali!
E allora chi è che fa più male all’Italia: chi scrive un cartello (sciagurato) con su scritto "anche i ricchi piangano", o chi alimenta questo tipo di superficialità? Poi non ci lamentiamo se i politici fanno quello che fanno, perché NON FANNO ALTRO CHE ASSOMIGLIARCI.
A proposito, Bertinotti è presidente della Camera. Non si sarebbe mai sognato di pronunciare una frase simile. Lo hanno fatto alcuni suoi colleghi di partito, e sono stati presi a schiaffi da tutta l’Unione per una settimana tanto che hanno dovuto ritrattare.
Poi: sento molto parlare di legge finanziaria. Su questo blog, come in altre parti, ognuno ha la sua opinione sui suoi effetti. Ma salta mai in mente a nessuno che la finanziaria non è stata ancora approvata? Non solo: cambia ogni giorno!!! Questo è un problema e dimostra la debolezza intrinseca del governo, però andiamoci piano a spararci a zero contro. Se dovessimo contare tutte le proposte di finanziaria, arriveremmo sul centinaio!
Esiste sicuramente un grosso malcontento, ma starei attento ai giudizi troppo facili.
Per cui, parlare adesso della finanziaria è un atto che dimostra malafede o malainformazione.
Questo – vi assicuro – non vuol essere un attacco a chi scrive la propria opinione. Vuole solo essere un invito. Un invito a non bersi tutto quello che vi passa la TV e i giornali.
Da ultimo, una breve nota politica. Secondo me, i politici NON SONO tutti uguali. Non è vero che chiunque sia al governo le cose non cambiano.
Basta fare una semplice analisi dello stato dei conti pubblici dal 1994 a oggi per capire che non è così. Basta leggere le leggi che ha approvato il Parlamento dal 2001 a oggi, e osservare chi e come ne ha beneficiato, per capire che non è così.
Questo vuol dire che da una parte sono tutti buoni e dall’altra tutti cattivi? Assolutamente NO. Vuol dire solo, ancora una volta, attenzione ai giudizi troppo facili.
Ciao Gianni,
apprezzo molto quello che hai scritto e hai ragione.
Purtroppo quando ci si sente davvero coinvolti è facile cadere nelle generalizzazioni e nello sconforto.
Non sai quanto io speri di ricredermi.
ciao!
Livio ci dai un link con la tua intervista? 🙂
grazie!
Davide