Più studio l’ipnosi, la comunicazione strategica e le varie forme di coaching, e più incontro affinità con il mondo della magia e del mentalismo.
Gli illusionisti ed i mentalisti usano spesso una comunicazione strategica. Devono spostare e dirigere l’attenzione del pubblico dove vogliono loro, far sembrare eclatanti cose minori e far passare come indifferenti i dettagli chiave della loro magia. Creano presupposti grazie ai quali riescono a far sembrare reali cose impossibili e tutto ciò senza che il pubblico riesca a rendersene conto.
E’ ovvio che le differenze tra il coaching e la magia sono da ricercarsi nelle finalità di ciò che fanno. I maghi vogliono sorprendere e fare spettacolo, i coach invece hanno come scopo l’aiutare le persone a scoprire ed utilizzare meglio le loro risorse per raggiungere i propri obiettivi.
Nell’ultimo periodo sto studiando molto la magia e suggerisco a tutti i coach che mi leggono di fare altrettanto. Anche solo per allenare la mente a pensare e ad agire con creatività e con destrezza “manipolativa”. Concedetemi l’uso del termine “manipolativo” intendendo l’abilità di saper dirigere le attenzioni proprie ed altrui verso punti strategici. L’abilità di saper cambiare lo stato delle cose.
WOW! che stai studiando Livio?