Che botta.
No, no tranquillo non mi è successo nulla di male, è solo un’esclamazione per le emozioni che ho provato guardando un film al cinema. Anche qui, non si tratta di un film da oscar ma di una semplice commedia musicale intitolata appunto “Mamma Mia”.
Una storia molto light, ironicamente raccontata, cantata e ballata al ritmo della musica degli Abba.
Se la tua data di nascita non è antecedente al 1970 probabilmente non sai nemmeno chi siano. Era un gruppo svedese molto in voga negli anni settanta e, per quanto mi riguarda, hanno fatto da colonna sonora alla mia prima adolescenza.
Ma non è per questo che ho sentito “la botta”.
La PNL insegna come le àncore siano in grado di richiamare in una persona qualsiasi emozione ad essa associata. Sono 20 anni che so queste cose e, ieri sera al cinema, ne ho avuto l’ennesima riconferma.
Lascia che ti spieghi meglio.
Era il dicembre del 1990 e io avevo ventiquattro anni. Ero istruttore di corsi di memoria e lettura veloce. In quel periodo vivevo da solo tra Trieste e Gorizia. Mi ero trasferito da Torino, mia città natale, lasciando i miei genitori, i miei fratelli e gli amici per realizzare i miei sogni e, a dire i lvero, ci stavo riuscendo alla grande.
Non vedevo l’ora di tornare a Torino per Natale. Erano passati mesi dall’ultima volta che tornai a casa e, credimi, mi sentivo come un guerriero che tornava in patria dopo una lunga campagna di conquiste. Avevo regali per tutti, storie da raccontare, e sogni e progetti da condividere con le persone a me più care.
Quel giorno, caricai la macchina e mi misi in viaggio con la vera gioia e il vero senso di anticipazione dentro di me, ero al settimo cielo. Per oltre 4 ore di viaggio ascoltai l’unica cassetta che avevo in macchina: la raccolta degli ABBA (già al tempo era un revival!!).
Ci fu un momento topico del viaggio arrivato a Torino in tangenziale. Eravamo vicino a Natale – non ricordo con precisione quale giorno – il cielo era blu, l’aria era fredda e limpida come poche volte penso di aver visto mai; il sole era caldo e davanti a me, mentre correvo in macchina, si vedevano come se fossero state a 1 km di distanza, le montagne innevate.
Uno spettacolo. Non ho altro modo per descriverlo con un unico termine. La mia sensazione di gioia, energia, pienezza e… vita… era incontenibile, trasbordava da ogni poro e l’autoradio continuava a suonara la musica degli ABBA.
Ieri sera, al cinema, ho rivissuto esattamente quel momento. Per 105 minuti, tale fu la durata del film, ho provato quelle sensazioni.
Mi sono fortemente emozionato, direi oltremodo rispetto allo spessore del film, lo so, ma questo è successo.
Che botta!
Il mio sistema nervoso è andato a riscoprire un’ancora fortissima a distanza di quasi vent’anni. Com’è straordinaria la nostra mente, e com’è straordinaria la vita.