Calcio, calcio e ancora calcio.
In Italia non si parla d’altro, e non mi riferisco al fabbisogno di calcio che il nostro organismo richiede per la salute del nostro sistema osseo.
Ovviamente mi riferisco al football.
Il calcio è uno sport bellissimo, appassionante, anche se, ahimè, intossicato da mille fattori.
Insieme ad un amico, Jean Christophe Cataliotti, avvocato e procuratore di calciatori, abbiamo deciso di scrivere un libro per aiutare i genitori dei giovani promettenti calciatori (ma anche gli allenatori e i procuratori stessi) nella gestione non facile dei propri figli aspiranti campioni.
Il libro è diviso in due parti:
la prima, scritta da Jean, sulle questioni giuriidiche (vincoli, cessioni, contratti, procure, diritti e doveri); la seconda, scritta da me, sulle questioni psicologiche, motivazionali.
Ne è uscito un libro molto bello ma soprattutto molto utile per chi appunto vive questo tipo di situazione.
Ecco qualche estratto dall’introduzione della mia parte:
Si dice che il problema maggiore nello sport a livello giovanile, sia rappresentato da… i genitori!
Ovviamente escluso i presenti, ossia me e te.
A parte la facile battuta e il rischio effettivo di farmi qualche nemico tra i lettori del libro, la mia affermazione evidentemente provocatoria, si basa su reali feedback ricevuti da tantissimi allenatori, atleti e genitori stessi, e questo non solo nel calcio, ma in tutti gli sport.
Posso affermare senza timore di smentita che le ingerenze dei genitori, pur mosse da splendide intenzioni, spesso producono effetti disastrosi. Anche quando queste avvengono nella totale inconsapevolezza da parte degli autori….
… Com’è possibile che i genitori, che sono i primi a volere il bene dei propri figli, finiscano per penalizzarli?
Beh, ogni caso andrebbe analizzato a sé. Non esiste una causa unica. Inoltre tutto sommato non è così importante comprenderlo. La cosa più importante da sapere è come fare per evitarlo e per far sì che la volontà propositiva di aiutare i propri figli si riverberi concretamente sui ragazzi, ottenendo il risultato desiderato.
Questa parte del libro si pone lo scopo di aiutare i genitori (ma anche tutti gli educatori e operatori sportivi a contatto diretto con i ragazzi) a rappresentare un valore aggiunto per atleti e allenatori. Una vera e propria risorsa per il loro successo.
A tale scopo affronteremo alcuni temi particolarmente sensibili come la comunicazione, la motivazione, la fiducia in se stessi e molti altri ancora. E li affronteremo mettendoci, noi genitori (eh si perché lo sono anch’io), in gioco in prima persona.
Ti avviso, non sarà facile. È decisamente più facile rimanere fermi nelle proprie convinzioni di non influire mai negativamente sui propri figli, piuttosto che assumersi la responsabilità e mettersi in discus- sione direttamente.
Potresti provare, durante la lettura, delle resistenze inconsce che ti porteranno a dire:
«Beh, ma io non faccio così…»
«No, no io non interferisco…»
«Mio figlio sa perfettamente quel che intendo dire quando…»«Io non rientro tra questi genitori…»
In effetti questo libro è per genitori «illuminati», che desiderano veramente il bene dei propri figli. Lo desiderano al punto di mettersi così tanto in discussione da, se necessario, fare un passo indietro e rima- nere nell’ombra. Non è indispensabile farlo ma a volte è l’unica cosa sensata.
Ho visto consumarsi scene davvero terribili con protagonisti genitori assolutamente sopraffatti dalle proprie emozioni mal gestite.
Ho sentito genitori spiegare ai figli dettagli tattici e tecnici come se fossero navigati esperti del settore, pur non essendolo.
Ho sentito genitori commentare in maniera «colorita» le scelte degli allenatori in presenza dei propri figli.
Potrei riempire pagine e pagine di esempi. Spero che vorrai credermi quando ti dico che le stesse persone citate negli esempi, erano pronte a giurare di essere dei genitori «atipici» cioè che non esercitavano alcuna influenza sull’attività agonistica dei propri ragazzi. Persone completamente inconsapevoli.
La maggior parte dei genitori con cui ho avuto a che fare in qualità di coach, mi ha dipinto una situazione molto diversa dalla realtà dei fatti.
La questione è che è pressoché impossibile che un genitore non abbia influenze sui propri figli. Anche nei casi in cui i genitori si disinteressavano completamente dell’attività dei ragazzi, veniva esercitata comunque un’influenza, volenti o nolenti. Anche la totale assenza di interesse esercita influenza. Anche il silenzio parla, e spesso nasconde molte parole.
Dato questo come presupposto iniziale, ossia che un genitore esercita volente o nolente influenza sui propri figli, allora tanto vale sforzarsi di farlo in maniera positiva e costruttiva rispetto a quelli che sono gli obiettivi e le aspirazioni del ragazzo.
Nelle prossime pagine, senza avere l’ambizione di esaurire il discorso, verranno affrontati e proposti argomenti, strategie e tecniche per riuscire a trarre il massimo dai propri figli nella maniera meno invasiva possibile, aiutando quindi gli allenatori e gli operatori professionisti nel loro arduo ma grato compito.
Ah, un’ultima cosa. Se sei un genitore anche tu, sforzati di non sentirti ferito o mortificato da quanto leggerai ogni volta in cui ti sentirai chiamato in causa. Non è mia intenzione giudicare il tuo operato di genitore, ci mancherebbe altro, ne ho già abbastanza per me stesso, tuttavia, come noterai proseguendo la lettura, sarò molto diretto e critico nei confronti di at- teggiamenti e comportamenti che spesso sono proprio tipici di noi genitori e che ritengo fortemente «tossici» per i nostri figli, sia da un punto di vista sportivo e agonistico che da un punto di vista puramente educativo.
Non volermene.
Ti auguro buona lettura.
sono interessa ad aquistare questo libro,come faccio ad’averlo. io vivo a praga . grazie..
Sembra essere un libro interessante, credo proprio che lo comprerò. Ho tre bambini piccoli che vogliono iniziare a praticare sport. Io e mia moglie appoggiamo pienamente le loro passioni e sapere qualcosa su come poter gestire queste situazione sarà certamente utile.
Ho letto questo manuale e mi sento di consigliarlo veramente a tutti (TUTTI) i genitori (ed ALLENATORI),
in particolare a quei genitori che iniziano i propri figli a questo bellisimo sport con la speranza che diventino dei professionisti, dei grandi campioni !!
Buona lettura a tutti !