Dopo la deludente prova contro la Slovacchia, Lippi si assume le responsabilità:
“Mi prendo tutte le responsabilità. Nessuna esclusa.
Se una squadra si presenta a un appuntamento così importante col terrore nelle gambe, nella testa e nel cuore, significa che l’allenatore non l’ha preparata bene sul piano psicologico, tecnico e tattico, ma soprattutto psicologico.”
Che dire… ahimè… sono pienamente d’accordo. Tanto è stato bravo in Germania quanto non lo è stato in questa occasione. Peccato.
Ritengo molto coraggiosa la sua scelta riguardo chi ha voluto portare in Sudafrica e chi ha lvoluto asciare a casa, e per questo lo stimo molto, ma è evidente che in questa occasione non è riuscito a creare in loro l’atteggiamento giusto per affrontare la partita.
La prova è stato il finale. Gli ultimi minuti, dopo il primo gol abbiamo cominciato a osare di più e a macinare più gioco. C’era maggior convinzione e tenacia, anche se abbiamo concesso molto – soprattutto in occasione del loro terzo gol.
Credo che se avessero affrontato la partita con l’atteggiamento di quegli ultimi minuti di disperazione, l’avrebbero portata a casa con discreta facilità.
Peccato!
Condivido pienamente tutto quanto!
Peccato, perchè gli ultimi 15 min. sono stati un altra partita!
non seguo il calcio e non ci capisco niente di tecniche giocatori etc, ma già domenica scorsa, alle interviste del dopo-partita, avevo detto a me stessa “con uno spirito cosi hanno già perso anche la prossima partita, non importa con chi giocano”……… come quei filmati didattici in cui ci fate vedere i calciatori prima di tirare un rigore, e capisci subito chi é quello che segnerà… e chi invece non segnerà. ma non ce l’avevano un buon coach?????? qualcuno che li mettesse in una disposizione funzionale?
MAH………………………………..
Certo è dura accettare la sconfitta dopo essere appena stati i CAMPIONI DEL MONDO, ma questo ci fa render conto che NOI COACH SIAMO NECESSARI, a volte INDISPENSABILI! Inutili ormai le critiche se non per comprendere gli errori. E, mi permetto di aggiungere che, trovare l’unione nelle difficoltà e nelle delusioni rinnova l’amicizia, la solidarietà reciproca e la voglia di fare sempre meglio e di tornare a vincere. Dunque “Non tutto il male vien per nuocere!”, cioè, c’è sempre del positivo anche in ciò che sembra solo negativo. Ma questo, noi tutti, già lo sappiamo bene!
Cuore, follia e istinto.Forza Maradona.Forza Argentina!
Luigi, non volevo dirlo io che son di parte 🙂
cuore, follia e instinto una miscela che adoro
basta vedere durante l’inno di mameli che molti giocatori non avevano i cosidetti OCCHI DI TIGRE … 😉
Ci volevi tu !!!
Concordo sul fatto che hanno affrontato la gara con paura e insicurezza e questo dimostra che sul piano mentale la partita è stata preparata male. Sono poi riusciti a sbloccarsi ma una partita dura 90 minuti, non 20, 25 min ….
Anche l’inesperienza di vari giocatori molto giovani ha giocato a sfavore. Ribadisco cmq che l’aspetto mentale è la differenza che fa la differenza. Come dice Elsa il coach è necessario.
concordo… di fatto ho ascoltato le interviste ai giocatori prima che iniziasse il mondiale dell’Italia…ahimè, non voglio essere taggato come iettatore ma ho scritto pure un articolo sul mio blog circa la sensazione negativa che mi avevano dato…. ed in effetti così si è dimostrato! AVEVANO IL TERRORE ADDOSSO… e giustamente sono stati eliminati!