Ho sempre pensato, e ne sono convinto tutt’ora, che è nel momento della vera difficoltà che si misura la grandezza di una persona.
Quando le cose vanno bene sono capaci tutti di fare i fenomeni, ma quando le cose buttano male…allora lì si che il vero campione si distingue dalla moltitudine, e non vale solo nello sport.
Di Valentino Rossi ho parlato in molte occasioni e l’ho citato anche nel mio libro Istruzioni per Vincere, in quanto lo ritengo essere un vero campione sia dal punto di vista tecnico, per il quale però non ho competenze per esprimere giudizi di gran valore, e sia dal punto di vista mentale e psicologico. Negli anni ha dato molteplici prove del suo duplice talento e il suo palmarès ne è il naturale effetto.
Poche lamentele, molta determinazione, condivisione con il team dei successi ottenuti ed assunzione di responsabilità nelle sconfitte subite. Tutto da manuale.
[pic]88[/pic]
Quest’anno però qualcosa è cambiato. Sta emergendo un nuovo “fenomeno”, l’australiano Stoner, che a soli 21 anni dimostra abilità ed esperienza da vero campione e sta offuscando la stella del Dottore a suon di vittorie strepitose.
“Condannato a vincere”, scherzavano i suoi fan, ma come spesso succede, nello scherzo si nasconde un pizzico di verità. Vale manca sul podio da qualche gara e non è più il leader indiscusso del circuito e già c’è chi lo dà per finito, chi si avventura in discorsi del tipo “vinceva perchè aveva una moto superiore”, e chi comincia a mettere in dubbio il suo talento.
Oggi sulla gazzetta ho letto un articolo in cui si accostava Valentino a Biaggi per le lamentele esposte nei confronti delle gomme.
Che sia l’inizio della fine? Che, impossibilitato a vincere, anche Vale giochi a trovare il “colpevole”?
Cosa succederà proprio non lo so, ma un’idea ce l’ho!
Come dicevo all’inizio è nel momento della difficoltà che si vede chi ha le carte e chi ha sempre bluffato. Mi aspetto un atteggiamento agguerrito e determinato, pronto a combattere in pista a suon di staccate, traiettorie, pieghe e sorpassi da togliere il fiato e non con le parole lamentandosi di chi o cosa.
Può anche perdere o arrivare secondo dietro a Stoner ma non senza aver combattuto come lui sa fare.
Valentino non è condannato a vincere, ma a dare tutto se stesso sì.
