Skip to main content
CoachingNews

Nessuno è solo.

By Luglio 20, 20064 Comments
[pic]14[/pic]

Ieri, sfogliando la rivista Vanity Fair (non chiedetemi quale numero fosse, per intenderci era quella con Tiziano Ferro in copertina) mi sono imbattuto in una particolare intervista con il cantante sopra citato.
Sapevate che fino a poco tempo prima di diventare famoso pesava 111 kg? Direste mai che è molto timido e che non è interessato al sesso? Che pensa di morire presto e che è convinto che non troverà mai una compagna? E che si sente solo?

Ascoltando i testi delle sue canzoni si intuisce che si tratta di un ragazzo molto sensibile, che deve aver sofferto molto, e che si sente a disagio nell’affrontare alcune quotidianità della vita (soprattutto da quando è diventato un VIP).
Mentre leggevo l’intervista pensavo a quanto superficiali siano i pensieri che solitamente si fanno sulle persone famose e di successo, come se a loro non fosse consentito avere problemi. Come se il denaro e la popolarità eliminassero tutti i problemi della terra. Nulla di più illusorio.
Il successo non è sinonimo di felicità.
Questo è il motivo principale per il quale nel lavoro di coaching non mi focalizzo mai nel fare raggiungere alle persone il successo che desiderano. Preferisco focalizzarmi nel far diventare le persone, come dovrebbero essere per far sì che il successo diventi una conseguenza di ciò che sono e ciò che fanno. La realtà ci dice che a volte succede che il successo non arrivi nonostante la persona lo meriti, ma in questo modo rimane il fatto che la persona in oggetto ha operato cambiamenti importanti e significativi che gli porteranno comunque grandi risultati.

Comunque, a me Tiziano Ferro piace; mi piace per come canta, mi piacciono i testi delle sue canzoni e apprezzo la sua grinta e la sua profonda sensibilità. Diciamo che faccio il tifo per lui affinchè possa ricredersi su alcune convinzioni evidentemente limitanti che ha, e affinchè possa affrontare e superare i propri disagi, e non sentirsi solo.

Livio

Author Livio

More posts by Livio

Join the discussion 4 Comments

  • genni ha detto:

    Sono d’accordo con Livio Sgarbi, non ho avuto modo di leggere quel numero di Vanity Fair, ma ieri per caso sono capitata su un sito il cui autore commentando lo stesso articolo diceva cose terribili descrivendo Tiziano come un dark dei nostri tempi ossessionato, fobico, dai gusti sessuali perversi, quasi un mostro.
    E’ curioso come le persone trasformino e rielaborino delle parole lette su una rivista al punto da distruggere verbalmente una persona, in questo caso TIziano.
    Io trovo che sia un ragazzo di una dolcezza disarmante, molto simpatico, brillante, poetico,sono molto incuriosita dalla sua persona, ho avuto modo di sentirlo e vederlo durante interviste ed eventi,vive le emozioni belle e meno belle in modo più forte degli altri vista la spiccata sensibilità e temo che la notorietà, una notorietà ai suoi livelli lo porti inevitabilmente (e forse per qualcuno paradossalmente) a sentirsi solo. L’impossibilità eterna di vivere una vita normale ti mette sempre sotto i riflettori anche quando tremi o vorresti piangere da solo.
    Spero che Tiziano duri a lungo, che continui ad emozionare e sappia avvicinare a sè persone che gli vogliano davvero bene, perchè è facile incappare in furbi arrivisti quando ci si sente vulnerabili…Grazie dello spunto.

  • dura male ha detto:

    qui ho trovato un prodotto che mi sembra interessante per un problema che mi affligge… nessuno sa darmi un consiglio?

  • io trovato invece questo ( basta cliccare sul mio nome ) secondo me è buono, vorrei un parere… grazie

  • la superficialità è una brutta cosa, soprattutto quando appartiene a certa gente della carta stampata. interessante il punto di vista relativo al raggiungimento del successo: aiutare una persona ad essere a proprio agio con sè stessi predisponendola così al successo piuttosto che aiutarla a raggiungerlo come scopo ultimo.

Leave a Reply