Ieri ho sentito Julio Velasco – già allenatore della nazionale italiana di Volley – commentare le imprese di vari atleti considerati veri e propri “extratterrestri”, tipo Bolt (oro nei 100m), Phelps (8 ori nel nuoto), il Dream Team USA nel basket (che aveva appena dato 37 punti di scarto alla Spagna).
Julio diceva giustamente che non è educativo considerare questi atleti dei marziani. In questo modo si instilla nella mente della gente che non sia possibile fare altrettanto, e che loro (i marziani) riescono a fare certe cose perchè sono diversi dagli altri. Non è così.
Sono persone in carne e ossa come tutte le altre che evidentemente hanno del talento ma che riescono nelle loro imprese in virtù soprattutto di allenamenti e preparazione. Sono atleti, non dimentichiamocelo.
Riportando tutto a dimensione umana creiamo il terreno fertile per la crescita e lo sviluppo di nuovi talenti, e non solo nello sport.
Questo commento mi è piaciuto molto perchè educa la gente ad apprezzare oltre al talento, anche l’impegno e lo sforzo necessari a raggiungere eccellenti livelli di prestazione. In qualsiasi campo di applicazione umana il talento non può esprimersi in maniera eccellente senza l’impegno e la preparazione.
MI SONO PERSO L’INTERVISTA MA SONO CONTENTO DI SAPERE CHE QUALCUNO COMMENTI IN MANIERE REALISTA I FATTI! ANCH’IO LA PENSO COSì… NON E’ GIUSTO CHE DOPO ANNI DI DURO LAVORO CHE SOLO CHI HA SVOLTO PUO’ CAPIRE, LA GENTE COMMENTI I FANTASTICI RISULTAI OTTENUTI CON UN BANALE “VINCE PERCHE’ E’ DIVERSO.. INUTILE COMPETERE CON LUI!” … OPPURE CHE ALTRI ATLETI GAREGGINOI SOLO PER LA MEDAGLIA D’ARGENTO. CHE HA SEGUITO PHELPS PER ESEMPIO SA CHE NON HA RIFILATO DELLE VASCHE DI DISTACCO AL SECONDO MA CHE ADDIRITTURA IN ALCUNE OCCASIONI HA AVUTO ANCHE QUALCHE DIFFICOLTA’!
…ciò non toglie che il talento é il talento…forse le persone a volte si esprimono non correttamente, magari quel “essere diverso” vuol proprio dire “un talento innato”, e ciò é innegabile…evidentemente dietro il risultato il talento é affiancato da intenso, costante, amorevole e passionale impegno, altrimenti….altrimenti niente, il talento non si può esprimere…il talento fa la differenza solo a parità di grandi sforzi e duri anni di applicazione, allenamento, dedizione….vero é che c’é chi ce l’ha spiccato e chi meno….e chi no…e chi ce l’ha diventa una fonte di Ispirazione, per chi vuole raggiungere determinati obiettivi e risultati…tutti ci ispiriamo al talento di altri, quando fanno qualcosa che ci piace…anche se a volte non ce ne accorgiamo….
giusto! il talento è talento… ma anche gli altri olimpionici non sono sprovvisti di tale dote. per me è un’insieme di cose che fanno la differenza… voglio dire che otto medaglie d’oro sono veramente un primato… ma lui lo sapeva già!!! una sorta di babe routh del nuoto. Chi conosce la storia del baseball non potrà mai scordarsi dell’uomo che prima di battere indcava il posto dove avrebbe mandato la palla… e puntualmente la profezia si avverava!!!
ho ascoltato le interviste rilasciate dagli atleti al termine delle loro prestazioni; ho sentito parole come “credere fermamente” “desiderio bruciante” “sogno vissuto nella mente e poi realizzato”; bene vorrei che questi termini e queto metodo venisse utlizzato di più e in qualunque circostanza, lavoro, amici, famiglia, del resto che cosa cambia stiamo tutti giocando ad un ruolo che abbiamo voluto quindi divertiamoci e raggiungiamo i nostri obiettivi….. un abbraccio
…che belle cose hai scritto, Paolo….é vero, la nostra vita , per essere appunto “vitale”, deve avere obiettivi, sogni e desideri per raggiungerli…c’é chi vive tutto questo in modo “innato”, c’é chi deve prenderne consapevolezza…fatto é che possiamo farlo tutti…RICORDIAMOCENE, e saremo più vivi….grazie ,Paolo…
Rossa