Un genitore che sopravvive al proprio figlio è una cosa illogica e in apparenza insensata. Non dovrebbe essere così. Un genitore non dovrebbe mai assistere alla morte di un proprio figlio, ma purtroppo accade quotidianamente.
Quando per di più, questo accade all’improvviso, per un male fulminante, allora tutto diventa ancora più difficile da accettare.
Questo è quanto è accaduto al noto cantante Niccolò Fabi, che oggi ha annunciato di aver perso la figlia di soli due anni per una forma fulminante di meningite.
Sono padre anch’io, ho due figli (Alice e Michele). Il più piccolo, Michele, ha poco più di due anni. Leggendo la notizia non ho potuto non immedesimarmi, ed è stato così doloroso che quasi automaticamente ho dovuto smettere di farlo. Per pochi istanti ho provato un dolore incredibile, pur sapendo che si trattava solo di un pensiero. Per mia fortuna, i miei bimbi sono di là che dormono. Domani, se Dio lo vorrà, mi risveglierò con i loro sorrisi.
Posso solo esprimere il mio cordoglio e rimanere in silenzio. Non ci sono parole in grado di lenire una lacerazione così forte. Forse la fede… si, forse la fede.
Caro Livio, condivido tutte le tue parole. Sono appena uscita da un’esperienza che come inizio rispecchia questa ma che poi, ringraziando il Cielo, si è conclusa bene e ho potuto riavere il sorriso di mio figlio. Anche se per poche ore ,cmq ho sperimentato l’angoscia e un dolore indescrivibile al solo pensiero di perderlo, cosa come dici giustamente tu assolutamente innaturale e inconcepibile. Il mio pensiero va ai genitori deella piccola, a ciò che stanno passando. Che il Signore li aiuti….