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Diario

Porque o para que?

By Maggio 5, 20073 Comments

Uno dei vantaggi del vivere in una piccola città è la facilità con cui si può uscire dalla caos e raggiungere le campagne circostanti.
Da diversi anni uso alimentarmi con prodotti biologici e il più genuino possibile, e per fare ciò mi servo da negozi specializzati e da fattorie e contadini di cui conosco le metodologie di lavoro.
Questa mattina ad esempio siamo andati “in campagna” a comprare verdure e formaggio e, come al solito, ci siamo fatti un giretto per la fattoria.
E’ pazzesco come i bimbi siano attratti dagli animali. E’ anche pazzesco come oggigiorno risulti straordinario vedere una scrofa, un caprone o una mucca con il suo vitellino appena partorito. Cose che fino a poche decine di anni fa erano all’ordine del giorno oggi sono casi straordinari.
Non ricordo dove (bugia) ma un po’ di tempo fa lessi uno splendido articolo intitolato l’uomo contraffatto in cui l’autore spiegava appunto come l’uomo moderno si stia contraffacendo forse snaturandosi anche un po’ ed uno degli esempi che usava era proprio il fatto che i bambini delle grandi città come New York, Parigi, Londra ecc abbiano più occasioni di vedere e conoscere un panda (prigioniero in uno zoo) piuttosto che una mucca.
Beh, l’Alice allo zoo non ce l’ho ancora portata, prima ci sono i nostri begli animali nostrani, c’è tempo per contraffarsi, no?

Oggi pomeriggio sono stato in palestra ad allenarmi e mentre mi allenavo ho sentito una canzone che mi ha fatto riflettere: “Le band” di Luca Carboni. Le band si sciolgono, e come gli amori e tante altre cose che accadono, spesso senza un perchè.
Molti rapporti sia nell’ambito personale che in quello professionale, si sciolgono senza avere necessariamente un perchè. Semplicemente hanno terminato il loro cammino.
Credo che ogni persona debba fare un percorso di vita e che questo preveda cambi di direzione e velocità ed anche cambi di compagni di viaggio.
Tuttavia è utile chiedersi il perchè quando accadono cose significative, in quanto forse non esiste un perchè/causa ma esiste un perchè/obiettivo. Mi spiego meglio. La lingua spagnola possiede due perchè: porque y para que. Porque, ha a che vedere con la causa, ad esempio: Porque ha occurrido? “perchè è successo?” voglio sapere il motivo che ha causato il fatto. Para que ha occurrido? invece lo uso per sapere a quale scopo è accaduto, ossia a cosa porterà.
Ci sono tante cose che accadono senza un perchè/causa ma tutto ha uno scopo e spesso sta proprio qui la chiave di lettura per il successo e la felicità.

Livio

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Join the discussion 3 Comments

  • Matusa ha detto:

    L’articolo, come dimenticarlo?a pagina 71..e qui, capisce solo chi può!!!non recentissimo ma sempre attuale.Bè Livio, io studio l’inglese e lo spagnolo da anni ed è incredibile a volte come questo ci porti a scoprire sfumature linguistiche che guarda caso rispecchiano la nostra vita. Credo che questo sia l’esempio pratico che tutto serve, a volte non capiamo a cosa, ma è tutto collegato e ogni cosa può influenzare tutto il resto, anche indirettamente. ciao

  • Davide ha detto:

    l’uomo contraffatto !! che bei ricordi ! 🙂

  • gilberto ha detto:

    Ciao Livio, vieni a zurigo per il 2 step di ipnosi sperimentale con bandler?
    a presto
    Gilberto

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