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Quando ti si chiude la vena

By Marzo 24, 2006No Comments

Ieri sera, dopo una gradevolissima chiacchierata a cena con Ivo, andando verso casa mi son detto: << quasi quasi passo dall'ufficio e salgo "un istante" per verificare una cosa>>. Non l’avessi mai fatto! Ho spento il computer che erano le 02,00 del mattino, e Il pc l’ho spento per principio ma non avevo assolutamente sonno, ero carico come venti. Ad un certo punto, stavo rispondendo ad alcune email arretrate, quando Dario dj ha cominciato a scrivermi su Skype. Il tema era il fantastico Ryla che abbiamo vissuto insieme, quindi mi sono lasciato piacevolmente coinvolgere. Dopo pochi minuti mi contatta su Skype anche Pacci (che stava lavorando al progetto “Ekis Revolution”. Cos’è? eh eh indovinate un pò!) e con lui iniziamo a fantasticare su un’idea strepitosa che abbiamo partorito con la Roby Marchi (attraverso la quale penso che potremo aiutare centinaia e centinaia di ragazzi in difficoltà) e che mi appassiona da matti (vi farò sapere…avremo bisogno di una mano). Sembravo in trance totale. Avevo tre file aperti contemporaneamente e riuscivo a gestirli con apprezzabile destrezza. Ad un certo punto mi si era davvero chiusa la vena. Partito per la tangente a fantasticare quanto di più bello potevo immaginare.
Quando ho spento il computer la testa continuava ancora a lavorare (Cip e Ciop giravano nella ruota senza sosta ;-)) così, arrivato a casa, mi sono messo a leggere un libro sul Buddismo (filosofia affascinante) regalatomi dalla Roby.
Devo essermi addormentato con un sorriso ebete sulla faccia, perchè provavo un senso di gratitudine smisurato. Mi sentivo grato per avere uno scopo importante nella vita. Grato per avere ogni giorno l’opportunità di fare qualcosa di concreto per migliorare la mia vita e quella degli altri. Grato per aver scelto di essere una persona impegnata.
Cos’è un essere umano senza qualcosa di “speciale” per cui vivere?

Livio

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