Segui il tennis? Sai chi è Novak Djokovic? (Clicca sul link per leggere il post che ho scritto su Novak).
E’ un tennista serbo, di 25 anni, il cui talento migliore è sicuramente saper usare la testa. La sua forza interiore, la determinazione, il carattere! Quelle cose che di solito nessuno mai ti insegna a rinforzare: o ce l’hai o non ce l’hai. Beh si dà il caso che lui ce l’abbia, ed anche piuttosto robuste.
Nel 2011 Nole (così lo chiamano gli amici), è letteralmente esploso in tutta la sua forza. Ha fatto la sua miglior stagione di sempre. Ha vinto 6 master 1000, 3 Tornei del Gran Slam. Ha guadagnato di price money oltre 19 milioni di dollari, e cosa più importante di tutte, ha scavalcato tutti nella classifica mondiale. E’ diventato il numero 1! (Clicca sul link per leggere il post che ho scritto in quell’occasione).
Se si considera poi il fatto che si è confrontato con atleti straordinari e in ottima forma come Rafael Nadal e Roger Federer, questo risultato acquista ancora più valore.
Nello sport, quando fai una stagione così, al limite della perfezione, è davvero difficile riuscire a migliorarsi. E’ dura pensare che Djokovic possa replicare una stagione del genere, figuriamoci riuscire a fare di meglio. Quando si sta in cima al monte, tutti gli altri pretendenti non vedono l’ora di spodestarti e lavorano duro per tirarti via dal podio. Dall’altra parte, tu che stai in cima, hai in qualche modo “riempito la pancia” e devi trovare nuove motivazioni in grado di darti la stessa grinta che hanno gli altri pretendenti.
Se c’è una cosa che ho riscontrato dall’esperienza di coaching fatta con campioni dello sport, è sicuramente la loro “fame insaziabile” di risultati. Per confermarsi campioni assoluti, è fondamentale alimentare costantemente il fuoco che arde dentro.
I campioni non si ubriacano mai dei propri successi; non permettono al proprio ego di saziare la naturale propensione alla vittoria che li distingue da tutti gli altri giocatori.
Conquistato un torneo, il giorno dopo si rifocalizzano subito su quello successivo, con la stessa intensità ed ambizione. Non perdono tempo e non si distraggono.
Torniamo ancora a Nole. A gennaio, prima dell’inizio ufficiale della stagione 2012, rilasciò un’intervista significativa.
Questa dichiarazione l’ha rilasciata prima dell’inizio del primo torneo del Gran Slam dell’anno: gli Open d’Australia.
L’ho fatto una volta. Perchè non due?
Rileggo la sua intervista e non riesco a non leggere tra le righe. Dietro questa dichiarazione c’è tutto il suo atteggiamento mentale; la sua grinta; il suo ardire; la sua consapevolezza; la sua sfida agli altri tennisti… Fantastico.
Occupandomi di mental coaching non posso non rimanere affascinato da ciò, e non posso non cercare di codificare queste abilità per poterle utilizzare con me stesso e con i miei clienti.
La domanda che ti faccio è: come cambierebbe in meglio la tua vita se anche tu riuscissi ad avere questo tipo di atteggiamento nei confronti di te stesso e di ciò che fai?
Non intendo per forza dichiarare di voler vincere ed essere il numero uno, ma di puntare al meglio che, in tutta coscienza ed oggettività, sai di poter realizzare. Non importa quanto sia difficile, o quante difficoltà ed ostacoli incontrerai; ciò che importa è che tu lo voglia davvero, che ci creda e che ti ci impegni con tutto te stesso.
Nessuno conosce il futuro, e quindi nessuno può predire ora come sarà la stagione 2012 di Novak Djokovic, ma sicuramente se comincia con questo atteggiamento, riuscirà a dare il massimo di sè.
Per la cronaca, il primo torneo del Gran Slam (Australian Open) lo ha vinto lui dopo aver superato in finale lo spagnolo Nadal in cinque set, dopo quasi 6 ore di partita (entrata nella storia). Sarà un caso? Tu che ne pensi?
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Se ti interessa approfondire questo discorso,
dai un’occhiata a questo video. Ti piacerà sicuramente.
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