Sono quasi le due del mattino di mercoledì. Siamo appena rientrati dalla breve vacanza trascorsa in riviera, conclusasi oggi con una visita veloce a Cattolica a trovare mia madre. Non ho sonno, nonostante la giornata sia stata piuttosto lunga e stancante. Ho pensieri che mi girano per la testa e voglio condividerli seduta stante con voi.
Abbiamo deciso di trattenerci anche per cena e di partire subito dopo, consapevoli di arrivare tardi, ma felici per aver fatto incontrare Alice con la sua nonna di Torino.
Alle 11 circa siamo partiti alla volta di Reggio Emilia. L’autostrada era trafficata ma decisamente scorrevole. La segnaletica avvisava di un incidente tra Rimini e Cesena ma sembrava essere già risolto. La coda si stava smaltendo del tutto così abbiamo deciso di proseguire in autostrada.
Arrivati a Cesena in effetti non v’era più coda ma il mezzo pesante era ancora lì da rimuovere, ruote all’aria, appoggiato sul muretto di cemento che separa le due carreggiate. In sostanza il camion aveva letteralmente saltato il guard rail ed aveva invaso la corsia di sorpasso della careggiata in direzione Milano, la stessa che noi stavamo percorrendo. Immediatamente ho pensato: avrebbe potuto travolgere una macchina in fase di sorpasso. Avremmo potuto essere noi, se non avessimo deciso di fermarci a cena. Chi può saperlo? I tempi avrebbero potuto sinistramente coincidere. Avete presente il film “Sliding door”? Cosa sarebbe successo se…
Non esiste una controprova ma avrebbe potuto accadere. Se così fosse una semplice decisione ci ha salvato la vita, ed io non posso che esserne felice e grato al signore.
Il fatto è che non essendoci contro prova, è difficile accorgersi di fenomeni di questo tipo, mentre, per contro, è facile ricordarsi di tutte le “sfighe” o dei “giochi macabri del destino” ogni qualvolta ci accade qualcosa di negativo.
Per qualche istante ho pensato alla possibilità di aver scampato una tragedia e quindi di godere di un bonus straordinario di vita. Che privilegio straordinario, che incommensurabile ed inestimabile importanza che assume tutto ciò che ho/abbiamo opportunità di vivere ed esperire da oggi in avanti.
Chissà, quante volte, in quante occasioni, qualcuno dall’alto ha appoggiato la sua mano sulla nostra testa e ha deciso che… “no, non è ancora il tuo momento, hai ancora molte cose importanti da fare laggiù, con le persone che ami di più”.