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The road of oneday leads to the town of nowhere

By Aprile 3, 20076 Comments

Era il terzo giorno di corso e se non ricordo male era di pomeriggio. Avevamo appena terminato un esercizio straordinario attraverso il quale Anthony Robbins, il trainer del corso, ci aveva condotto magistralmente, facendoci sperimentare quello che lui chiama il nostro “Personal Power”.
Il corso aveva un nome che dice tutto: “Unlish the Power Within”, libera il potere che è in te.
Eravamo a San Francisco, ed in sala attorno a me, c’erano ad occhio e croce circa 3.000 persone.
So che è difficile pensare ad un corso con così tante persone, ma vi posso assicurare che era tutto vero.

Non lo sapevo ancora ma da lì a qualche minuto avrei preso una decisione in grado di trasformare la mia vita.

Dopo l’esercizio, Tony dedicò un pò di tempo a presentare il suo programma formativo più importante: la Mastery University. Si trattava di un programma che durava 18 giorni articolati su tre seminari, ovviamente tenuti negli USA.
Dopo la sua presentazione chiese a tutti noi chi fosse interessato a seguire il programma, e su tremila persone più della metà alzarono la mano.
Dopodichè disse: “ok, alcuni di voi ora si alzeranno e potranno iscriversi direttamente per il prossimo seminario ancora disponibile (sì perchè il Date With Dastiny, il primo dei tre seminari, era già sold out, e ci si poteva iscrivere solo a quello dell’anno successivo!!!), ma molti di voi, lo so, stanno pensando: << d’accordo ci penso e poi, un giorno, lo farò>>.”
Tony continuò dicendo la frase: “the road of one day, leads to the town of nowhere”. La strada del un giorno… conduce alla città che non esiste!
Se non decidete, ora, che siete carichi e motivati, di iscrivervi ed impegnarvi per il vostro miglioramento personale, come pensate di poterlo decidere quando tornerete a casa, forse a migliaia di kilometri, e verrete risucchiati nel vortice della quotidianità e dei molteplici impegni della vostra vita?”

Mi sentii colpire forte allo stomaco. Cazzo! Aveva ragione. Io ero uno di quelli che sicuramente se ne sarebbe andato via con il pensiero di farmi poi vivo, un giorno. Forse! Anche perchè seguire la Mastery richiedeva molto tempo a disposizione e soprattutto molto denaro. Tenete presente che allora, e parliamo del ’95, solo il corso escluso tutte le spese di aereo, vitto e alloggio, costava $ 10.000
[pic]73[/pic] Dovevo prendere una decisione ed un impegno con me stesso in quel preciso istante. Mi trovavo lì, mi sentivo pronto, ero carico e soprattutto lo volevo!

Pensai a ciò che c’era in ballo, la mia vita, le mie aspirazioni, il mio potenziale umano e non indugiai oltre. Mi alzai ed andai ad iscrivermi alla Mastery University.
Fu l’investimento su di me più oneroso mai fatto prima, ma soprattutto il più fruttifero. Quei corsi mi cambiarono completamente la vita. Quella decisione fece la differenza.

In questi giorni si stanno chiudendo le iscrizioni per il corso [url=http://www.liviosgarbi.com/2-elencocorsi.html#emotionalwellness]Emotional Wellness[/url] e quasi quotidianamente mi ritrovo a parlare con persone che vorrebbero iscriversi ma hanno ancora dei dubbi. I tempi, gli impegni, i soldi… Mi fanno domande e poi mi dicono che devono pensarci a lungo e poi, un giorno…

A queste persone, che non so neanche se guarderanno il blog, rispondo con questo post, con la mia esperienza personale. Ho guidato con l’esempio. Ho esattamente fatto ciò che invito loro a fare, ossia prendere una impegno con se stessi a dedicarsi tempo, denaro e risorse per crescere come persone.
Ho investito tempo e denaro che negli anni mi sono tornati con interessi da capogiro.
L’Emotional Wellness non è ovviamente l’unico modo per farlo, ma è senza ombre di dubbio, una strada strepitosamente efficace.

Livio

Author Livio

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Join the discussion 6 Comments

  • Matteo ha detto:

    Livio,
    mi leggi nel pensiero. è proprio quello che penso anche io, circa l’emotional, ma ho già programmato tutto. dicembre 2007 master pract con alessio roberti e claudio belotti a roma. novembre 2008 emotional con te. fosse per me, credimi, farei tutto ora.

    spettacolare la foto con robbins. giuro: mi sembra un personaggio così mitico da non avere forma fisica, da essere quasi evanescente da tanto è irraggiungibile. più di bandler che in italia ha cominciato a venire e ho avuto modo di vederlo a novembre. robbins poi continua a minacciare che in europa non ci viene più, che poi si ritira. marketing? di certo lui sa come funziona ma rimane una figura importantissima e temo di non riuscire a beccarmelo anche perchè preferisco una cosa più "intima" a reggio con te e la squadra ekis.

    la master university di robbins non credo che la farò mai. troppi giorni, troppi soldi, troppo lontano, tante cose che messe insieme la rendono a una distanza siderale. la university di ekis si avvicina? dovrei pensare a un energy per il 2009? 🙂

    a presto,
    Matteo

  • Anonimo ha detto:

    Stai messo proprio bene a vendere dal blog!

  • Livio ha detto:

    Caro Anonimo,
    sì sto messo proprio bene, grazie. E circa un anno fa ho deciso di aprire un blog per comunicare con le persone che per svariati motivi seguono il mio lavoro. Comunicare pensieri, idee, sensazioni, esperienze e tutto ciò che appartiene alla mia vita professionale ed un po’ anche quella personale. L’Emotional Wellness è una cosa bella che faccio per me, per Ekis e per le persone che decidono di frequentarlo e visto che ho un blog, lo uso per urlare al mondo che in Italia esiste un corso molto bello che potrebbe avere un fortissimo impatto sulla vita di chiunque, come è stato anche nella mia esperienza personale.
    Non è poi così difficile da comprendere.

  • Matteo ha detto:

    ciao Anonimo,
    rispetto il tuo intervento anche se mi sembra chiaro che Livio non obbliga nessuno nè a leggere il blog nè di conseguenza a fare i suoi corsi se uno legge il blog. Più limpido e chiaro di così.

    Io lamento solo il fatto che quando intervieni tu Livio risponde a te e non a me.

    ciao!

  • Livio ha detto:

    Che non si dica mai…hai ragione Matteo, in effetti ho la tendenza a difendere il blog…
    …e poi non rispondo ai suoi sostenitori.
    ;-))

  • Matteo ha detto:

    è vero, livio, ma il blog si difende da solo. a chi non piace consiglio solo di non leggerlo. è semplice.
    credo e spero poi che nel 2007 ci siamo molti meno pregiudizi di una decina di anni fa circa il self help (termine per farla breve, perchè so che il tuo non è solo autoaiuto e il blog, per certo, è una forma di svago per te e fonte di ispirazione per noi sostenitori).
    :))

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