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Un rapporto pubblicato dal Parlamento Europeo, riporta un dato decisamente inquietante.

Nei primi 7 anni di vita un bambino passa complessivamente 1 anno di vita fissando uno schermo (computer, tablet, tv, Play station, telefonino, ecc.).

Non è terribile?

Se togliamo le ore di sonno, e i primissimi mesi di vita nei quali (mi auguro) non credo che un bimbo stia davanti alla tv o al computer, il dato assume una dimensione tragica.

Vero che i bimbi di oggi sono figli di questi tempi e che sembrano già preparati e pronti all’uso della tecnologia, ma nei primi sette anni di vita… un anno intero davanti allo schermo…

Ho motivo di pensare che questo accada per svariati motivi, tra cui:

– i genitori non riescono a dedicare loro il tempo necessario e usano tv, giochi e computer per tenerli occupati

– i genitori sono distratti e non si accorgono della quantità di tempo esagerata che i figli passano davanti allo schermo

– i genitori pensano che tuttosommato sia un bene e che si tratti di uno strumento educativo

– i genitori non ritengono la cosa così grave, e quindi non necessita di alcun intervento correttivo

In ogni caso, si tratta di una responsabilità dei genitori.

Il mio è un appello ai papà e alle mamme… fateli muovere, giocare, correre, saltare, cantare… portateli all’aria aperta, ma non lasciateli davanti alla tv, non mettetegli in mano il tablet, e non storditeli con i giochi elettronici… abbiate la cura e l’amore di tutelarli.

Livio

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Join the discussion 2 Comments

  • Luca Chiesi ha detto:

    Ciao Livio, i numeri che riporti sono sconvolgenti. Ma forse sono persino più ottimisti della realtà. Nei “bimbi” meno grandi, fino ad arrivare agli adolescenti, la situazione è di gran lunga peggiore.
    Con le famiglie sempre lontano da casa per “lavoro” (o schiavitù?), senza alcun punto di riferimento che li porti a “muovere, giocare, correre, saltare, cantare”, i ragazzi sono veramente schiavi di uno schermo.

    Togliere la TV da casa è il primo passo, fattilbilissimo: il nostro bimbo grande in questi primi giorni di primavera scalpita per andare fuori ed è un piacere vederlo! Ma se in casa ci fosse una TV, non sarebbe di certo così motivato ad andare a vedere cosa si nasconde nell’orto sotto una foglia o dove si sono nascosti i gatti del vicino..

    Per il discorso tablet, telefonini, videogiochi… beh… meglio evitare. Se i genitori sono drogati, difficile pensare che non lo diventino anche i figli.

    Forza, diamo l’esempio… anzi, vado subito fuori al sole! Ciao! 🙂

  • Lorena ha detto:

    Si, è terribile! E’ un aspetto che mi stà molto a cuore.
    Lavoro con i genitori e in un ambulatorio x le dipendenze. Dal mio osservatorio mi unisco al tuo appello e aggiungo che “fissare uno schermo” (computer, tablet, tv, Play station, telefonino, ecc.) educa … alla dipendenza.

    Invito i genitori ad approfondire questa situazione, ad informarsi ad essere maggiormente consapevoli di cosa comporti sottoporre i bambini a stimoli tecnologici.

    Giocare, correre, saltare, cantare, scoprire, esplorare… sono ancora “esperienze” per eccellenza … come lo sono state per noi!

    Buona vita! 😉

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