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Diario

Un inno speciale

By Luglio 4, 20062 Comments

Giornata di puro relax, sport e divertimento.
Questa mattina un

Livio

Author Livio

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  • SERGIO ha detto:

    Io in nazionale ci ho giocato e conosco bene le sensazioni che si provano nell’ ascoltare l’inno abbracciato a tutti i tuoi compagni e tutti insieme rivolti verso la bandiera.
    Tutti criticano il fatto che molti dei nostri giocatori non cantano ma io vi assicuro che essere in quella situazione è paralizzantre dal punto di vista fisico ma la mente va velocisisma, in quei pochi attimi passano tanti e tanti di queli pensieri che è difficile da spiegare.
    Ragazzi rendetevi conto quella maglia azzurra "pesa" sulle spalle, fidatevi, e se c’è un momento in cui questa sensazione si fa sentire è proprio durante l’inno perchè ci si rende (più o meno) conto che TU, in campo in quel momento, SEI l’Italia, TU sei gli ITALIANI e TU DEVI "giocare" anche per tutti loro.
    Poi quando fischia l’arbitro è tutta un’altra storia, lì deve uscire il cuore e, in questo, gli italiani sono i numeri uno!!!

    SERGIO

  • leo ha detto:

    ciao,

    ho avuto la fortuna di vivere l’inno nazioanle come capitano delle nazionali giovanili under 16 e under 18 nel campionato europeo e mondiale.
    erano solo nazionali giovanili ,la nazionale maggiore deve essere incredibile come sensazione.Ti confermo comunque che viverla insieme agli atleti è pazzesco sembra si concentrino in quel momento tutti gli sforzi che hanno fatto fino a quel punto e che la voglia di fare e i sogni si riuniscano in quei due minuti di inno.

    A me piaceva che i giocatori si abbracciassero non solo metaforicamente ma in concreto fra di loro durante l’inno e io lo facevo con loro.

    Uno dei momenti per cui vale la pena tutto quello che facciamo e per cui ci dedichiamo anima e corpo al nostro sport!

    in gamba

    leo

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