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By Luglio 1, 20062 Comments

Il volo per Capo Verde, previsto per le 24,30 ha un ritardo di circa 8 ore, così ci hanno portato in un albergo nelle vicinanze di Malpensa per passare la notte. Non sappiamo ancora a che ora avremo il volo, ed io ne approfitto per scrivere sul blog.

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Livio

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Join the discussion 2 Comments

  • dany ha detto:

    Ciao Livione,
    il tuo post di oggi mi ha particolarmente colpita, da sempre considero infatti il tempo libero una delle ricchezze più grandi…forse perché da piccola ho passato pochissimo tempo con mia mamma e la cosa mi è mancata molto.
    Capisco che con un lavoro come il tuo gli stimoli siano tanti ma al corso che abbiamo fatto assieme hai detto una cosa molto importante: un buon manager fa crescere collaboratori che possono diventare meglio di lui. Tu ti stai già circondando di validi coach e credo sia la strada giusta per non rischiare di farsi

  • leo ha detto:

    Ciao livio,

    la tua domanda sul guadagno e i successi e le cose della vita è la domanda da un milione di dollari,non ti sembra?

    io viaggio 35 settimane all’anno con periodi di 4-8 settimane lontano da casa e ho due figli giorgio e pia che hai conosciuto e che sono la mia felicità.

    Fino a qualche tempo fa pensavo che portarmeli in giro ai tornei(faccio l’allenatore di tennisti)fosse motivo di distrazione o poco professionale e invece lo facevo cosi solo per quello che potevano pensare gli altri.

    Ad esempio qualche anno fa non sarei mai riuscito a tenerli a mangiare con noi il giorno che abbiamo cominciato a lavorare considerando che dovevamo anche affrontare temi di lavoro.

    Ora ho capito che se voglio stare tranquillo ed essere contento devo comunque passare tempo con loro e trovare la forma di mediare tra gli obiettivi e i sogni e la vita che ti passa davanti con i figli che crescono e ti regalano gioia ed emozioni.

    ora quello che cerco di fare è portarli appena posso sul circuito e fare "vita di circuito" con loro in modo da non avere l’angoscia di tornare a casa di corsa e dare la possibilità anche ai giocatori che alleno si stare sul circuito invece di tornare a casa.In pratica portando la famiglia con me posso anche tenere i giocatori nell’ambiente che serve ai giocatori del circuito atp e dargli dei giorni in piu di lavoro e meno di viaggio.

    non voglio certamente trovarmi le valigie fuori di casa dopo tante settimane di viaggio…e allora meglio mediare e trovare compromessi soprattutto quando si sente il richiamo forte della aparte che abbiamo dentro del genitore che per fortuna sentiamo cosi forte.
    A me fanno pena quelli che non lo sentono cosi forte e ne vedo in giro….

    in gamba

    leo

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