“Cosa fa esattamente un Coach?”
Questa è una delle domande che sento spesso fare da chi si affaccia per la prima volta ai nostri corsi.
Quando iniziai la mia carriera nel mondo della Crescita Personale, il Mental Coaching non era molto conosciuto in Italia. Di fatto, sono stato uno dei primi che ha cominciato a parlarne dopo essere stato in America a seguire i corsi di Anthony Robbins (uno dei migliori Coach del mondo). E mi affascinò talmente tanto da farne il mio lavoro.
Il Mental Coach guida le persone a prendere maggiore consapevolezza dei propri pensieri e schemi mentali e le allena mentalmente a raggiungere obiettivi personali o professionali.
In poche parole, è un professionista che aiuta i propri clienti a superare i propri limiti mentali e a tirare fuori il meglio di sé.*
Il Mental Coach utilizza strumenti e tecniche diverse, che poi arricchisce con l’esperienza e l’apprendimento di altre discipline. Solitamente infatti, si specializza in un ambito (es. lo Sport, il Business, Famiglie… ), rimanendo coerente con quelle che sono le proprie inclinazioni e interessi.
Oggi ce ne sono a bizzeffe in giro… alcuni, autorevoli, altri improvvisati dopo solo 3 giorni di formazione.
Nel Master in Coaching di Ekis crediamo molto che per fare questa professione sia necessario Essere, prima di Fare. Questo vuol dire sostanzialmente che il Coach per essere una guida affidabile e concreta, deve prima lavorare su di sé in maniera profonda e radicata.
Per questo nel percorso, oltre alle Tecniche del Cambiamento (PNL), abbiamo inserito dei corsi di Crescita Personale profonda: il Viaggio dell’Eroe per lavorare sulla mIssion e sui propri valori e Salute & Vitalità per curare nel profondo il corpo e le proprie energie.
Per me è questo il segreto (che segreto non è) per diventare un buon Coach.
Essere coerenti nell’Essere, prima ancora del Fare.
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*Il Mental Coach non sostituisce il ruolo dello Psicologo o dello Psicoterapeuta.
