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Attualita

Addio Federico.

By Ottobre 26, 20083 Comments

Ieri sera su TGcom sento una notizia che non avrei voluto sentire: è morto Federico Luzzi di leucemia fulminante.

Federico era un tennista professionista. E’ stato nei primi 100 ATP e aveva solo 28 anni. L’ho conosciuto seguendo Fabio Fognini nei tornei challengers.

Non lo conoscevo benissimo ma quel poco che ho conosciuto, mi basta per dire che si trattava di un bravissimo ragazzo, davvero. L’impressione a pelle era di una persona solare e positiva, troppo giovane per andarsene così.

Forse non esiste “un’età giusta” per morire di una malattia fulminante però ciò non toglie che ho provato un senso di vuoto e di dolore incredibili.

Ripeto, lo conoscevo poco eppure ho provato una sensazione profonda come se fosse stato un vecchio amico.

Soffro dentro per la sua scomparsa e nel contempo non posso che fermarmi e riflettere. A me queste cose fanno questo effetto: angoscia, vuoto, dispiacere… e poi il cervello che va a mille. So che cerca delle spiegazioni, dei perchè, anche quando di perchè, forse, non ce ne sono.

La mia mente ha bisogno di dare un significato a quello che è successo a Federico.

Lo sto ancora cercando!

Livio

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Join the discussion 3 Comments

  • Leo ha detto:

    ciao livio,

    torno ora da arezzo per salutare federico.
    sono andato con fabio.
    cosa dice la nostra mente?ma sarà vero?stiamo vivendo davvero questa cosa tremenda?
    L’abbraccio alla famiglia nella tragedia penso sia stato fortissimo.
    L’ultimo saluto glielo ho fatto come glielo facevo ogni settimana nei tornei :”ciao cialtrone…”
    io nel andare via 2-3 volte ho pensato di girarmi e cercare tra i tanti amici nella folla fede per salutarlo…a casa sua arezzo dovevo salutarlo prima di andarmene.
    La sensazione fisica di girarmi e vederlo e salutarlo.
    Un bel “non accettare” penso sia la risposta della nostra mente.
    Per il resto beato chi ha…fede…

    un abbraccio

  • Paolo Zunino ha detto:

    Caro Livio,
    non c’è un significato facile da accettare.
    Forse non ne esiste neppure uno.
    La mia mente schizza da questa immagine come due magneti avvicinati.
    Ho paura a pensare ad una cosa simile e vivo profondamente il senso dell’instabilità di ogni uomo.

    L’unico significato che posso dare adesso, con un po’ di senso di colpa, è di godere il massimo della vita, orao, in armonia con me stesso.
    E’l’unico modo x lasciare una traccia viva e vitale nell’Universo.

    Non sono io a decidere il tempo che mi resta e quanto me ne sia reso disponibile.
    Devo splendere adesso, per quanto mi sia possibile, ora.

    Paolo

  • laura ha detto:

    la vita è oltre la vita ..è l’unca speranza k ci fa continumente vivere!
    a presto Federico !

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