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Diario

Allungatemi la vostra mano

By Maggio 19, 2008One Comment

Sono appena rientrato a casa dopo una giornata intensa. Ora sono le 23 e fuori diluvia.

Ho pulito le scarpe per non bagnare il pavimento, ed ho fatto piano per non svegliare i bimbi che dormono.

Sono andato a guardarli mentre dormivano: due angeli. Penso: “accendo il pc, finisco un lavorino per la riunione di domani e poi me ne vado a nanna anche io“. Vado di sopra, accendo il computer e, prima di riuscire a mettere mano al mio documento vengo distratto da una email.

E’ Andrea che mi scrive. E’ un Amico; una di quelle persone con una sensibilità fuori dal comune.

Leggo la sua email e non riesco a trattenere la commozione. Mi ha toccato il cuore. Con la mente torno indietro a quando sono andato a guardare i piccoli dormire. Sono due angeli, ma soprattutto sono lì, nel loro letto, nella loro cameretta, in casa nostra, al riparo dalla pioggia…

…Dio, che privilegio.

Mi permetto di rendere pubblica la email in questione semplicemente perchè spero che la leggano in tanti. Farò da altoparlante per la voce di Andrea, affinchè lo ascoltino in molti.

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vi scrivo in fretta e furia, ma chiedo la vostra attenzione, non smettete di leggere, fermatevi un istante… lasciate che prenda dolcemente la vostra mano e vi guidi… c’è un lavoro da fare… non importa se credete o no, in cosa credete o meno… c’è necessità… fidatevi e permettetemi di farvi strada… c’è molta necessità, non restate inermi, non dite che siete troppo impegnati perché toccasse a voi ringraziereste con tutta l’anima se qualcuno, seppure sconosciuto venisse a voi…

un terremoto, una scossa immane, terribile, potentissima… la terra si spacca, le illusioni degli uomini vanno in frantumi, si sbriciolano, tutto ciò che è conosciuto scompare, tutto è diverso in pochi minuti… 50.000 morti… 1.000.000 di sfollati…

non importa dove è accaduto anche se lo sapete, non importa come si chiamano coloro che sono coinvolti… sono anime!

Come noi!

Prendete la mia mano, adesso, senza domande ve ne prego… chiudete la mente, aprite il cuore…

Riaprite gli occhi immaginando campi di macerie, chilometri a non finire, che lo sguardo si perde in tanta desolazione e distruzione…

Pensatevi corpi di volontà e spirito, ciò che siete in VERITA’ e andiamo, andiamo tutti insieme tra quelle macerie, tra quelle rovine, mentre la nebbia sale dalla terra, si respira il dolore e la paura…

Siate incorporei, attraversate i rottami, udite i pianti di chi è rimasto intrappolato, schiacciato… udite il pianto disperato e portate una carezza invisibile… guardate negli occhi quelle anime sofferenti e spaventate… portate loro una lacrima che disseti la loro sete disumana, portate un bacio che allievi il dolore delle ossa rotte, delle certezze frantumate, dei sogni spezzati…

Alcuni tra loro saranno ritrovati, la loro vita terrena proseguirà, altri e saranno la maggior parte si staccheranno dal loro corpo, dalla loro identità umana e avranno bisogno di risposte, avranno bisogno di aiuto…

Non temete che questo compito sia ingrato o troppo difficile! Guardatevi attorno, non siete soli… schiere di ANGELI, eserciti di anime sono lì come me come voi ad accompagnare verso la luce coloro che si sono ritrovati sbalzati in cielo, privi di una direzione, privi di una scala dorata… forse in mezzo a loro ci sono dei vostri cari, dei vostri amici che pensavate lontani o persi e che tali non sono… Stringetevi forte a loro, sono visi CARICHI DI LUCE e speranza!

Siamo in tanti… poiché tanto c’è da fare, tanto da donare…

E tutte quelle persone incolonnate che se ne vanno, che vagano con i nervi distrutti, senza più lacrime da spendere, senza casa, senza certezza, senza nulla di ciò che pensavano VERO e REALE…

Affianchiamoli, camminiamo con loro, abbracciamoli, stiamo al loro fianco, invisibile pensiero ma VERO, ma desiderato, ricercato… Ce ne è un numero sconfinato e anche loro sono anime, il loro corpo li veicola ancora, la loro fatica prosegue, come la nostra…

Come ognuno di noi può e sa, con ciò che ha e anche con ciò che non sospetta di avere, tremando, vibrando doniamo ciò che abbiamo, apriamo le dispense del nostro cuore, i doni custoditi nel forziere della nostra anima, affanniamoci per portare un soccorso, INVISIBILE ma VERO…

Non importa se credete o no, in cosa credete o no… fatelo come se laggiù vi fosse qualcuno di veramente caro, un genitore, un fratello, l’amato, l’amata… trovate il tempo… ORA

e a questo punto fate ciò che sentite, ciò che DIO suggerisce alla vostra parte più profonda! Fatelo! Facciamolo insieme!

Un abbraccio!

Livio

Author Livio

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  • anna ha detto:

    siamo tutti legati da fili invisibili ma potenti, quando uno di noi soffre, ognuno di noi è toccato nel profondo, ma pochi hanno questa sensibilità di sentirlo come accadesse personalmente,
    “chi aumenta la conoscenza aumenta il dolore” dice un saggio.
    ma è anche vero che solo nel dolore abbiamo l’opportunità di crescere e maturare, è una sfida che vale la pena di raccogliere.
    anche perchè: chi di noi non ha avuto terremoti nella propria vita con morti e feriti?
    grazie di questo momento di riflessione, farò ciò che sento, ma qualcosa farò.
    grazie

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