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Ieri, durante un momento di pausa dal lavoro, mi sono imbattuto in un articolo di Cronaca. L’articolo faceva riferimento alla morte di una giovane ragazza che, per paura di deludere le persone intorno a lei e le aspettative legate all’università, si è tolta la vita nei bagni della IULM, un’università privata e di spicco tra il panorama dei percorsi di studi in Italia.

Quando sento notizie di questo tipo mi faccio tante domande:

C’era qualcuno con lei?

Si sentiva sola?

Quanto vale la tua vita?

Quello che credo profondamente è che spesso ci perdiamo, perché viaggiamo nel futuro, facendo richieste, costruendo castelli immensi di quello che potremmo fare o essere, ed è bello… ma solo quando quei “castelli” nel momento presente ci fanno vivere una realtà che vogliamo, che desideriamo ardentemente, che ci fanno respirare l’aria buona del mondo. Non è funzionale pensare al proprio futuro, struggendosi per non averlo ancora raggiunto o non sentendosi meritevoli di viverlo.

Ricordiamoci che il senso della vita spesso si nasconde nei momenti presenti che viviamo e assaporiamo ogni giorno.

L’idea che una ragazza decida di non godere più delle gioie della vita per paura di deludere le aspettative del mondo che la circonda mi fa rabbrividire.

Perchè in fondo che cosa sono le aspettative?

Non sono altro che pensieri che facciamo riguardo a qualcosa che vorremmo che accadesse, ma la fregatura è che troppe volte, rimaniamo incastrati, intrappolati e delusi nel “E se non accade, poi che cosa faccio? Che cosa divento?…”

Vivere nel presente è la via di fuga migliore per poter assaporare di qualsiasi cosa la vita ti doni. Io sono certo che i genitori di questa ragazza se potessero chiedere di rivivere un qualsiasi momento sarebbe quello di abbracciare la propria figlia. E se tu che mi stai leggendo hai la possibilità di farlo, renditi conto che puoi godere di questo momento presente per farlo, non aspettare!

Aspettarsi che qualcosa accada, quando potremmo muoverci per fare accadere le cose, non è la soluzione migliore.

Aspettare che le persone vicino a te facciano qualcosa per te non ti fa vivere bene, fai tu quello che vuoi che venga fatto a te.

Aspettare che un giorno arrivino risultati migliori, il lavoro della vita, la casa e la famiglia del Mulino Bianco non ti rendono una persona oggi orribile perché non hai ancora tutto questo.

Tu sei tu perché tu meriti di essere Te e di essere amato o amata, qualsiasi cosa ti riservi la vita.

 

Sperando di non aver più un motivo così doloroso per fare questa riflessione con voi, vi abbraccio e vi invito a godere del vostro momento presente.

Livio

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Join the discussion 2 Comments

  • Emanuela ha detto:

    Verissimo Livio, concordo appieno con la tua riflessione. Sempre di più ci capita di sentire di persone che non riescono ad affrontare la quotidianità e se ne lasciano sopraffare giungendo quindi ad uno stato di frustrazione tale da non poter sopportare ulteriormente il giorno che si presenta loro. Certi percorsi di crescita personale, come stiamo affrontando in tanti partecipando ai tuoi corsi, dovrebbero essere inseriti nei percorsi scolastici per poter consentire a tutte le fasce di studenti di poter avere degli strumenti di supporto che consentano loro la formazione di strategie importanti cui andare ad attingere in certi momenti della loro vita.
    Non potrebbe essere questa una soluzione per poter mettere un piccolo mattoncino per creare qualcosa di diverso?

    • Livio ha detto:

      Ti ringrazio Emanuela della tue parole e del tuo feedback sui miei corsi. Io credo, indipendentemente da con chi farli, che percorsi di crescita personale, o comunque incentrati sulla scoperta di se stessi e sull’amarsi di più dovrebbero essere all’ordine del giorno nel periodo dello sviluppo.

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