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E chi l’ha detto che non si può fare?

By Dicembre 12, 2006No Comments
[pic]6[/pic] Ritengo lo sport una straordinaria metafora di vita. Mi piace analizzare le dinamiche sportive e trarne parallelismi ed insegnamenti per la vita di tutti i giorni.
Lo sport, oltre a rivelare il carattere degli individui, ha anche il potere di forgiarlo (il carattere).
Ogni giorno, nel mondo sportivo succedono cose straordinarie che purtroppo, troppo spesso, vengono relegate e circoscritte al mondo dello sport, e nelle peggiori delle ipotesi, ai soli addetti ai lavori.
La mia idea è che se accadono nello sport possono accadere anche nella “vita reale”.

Oggi su Sport Week, leggevo della Slam Dunk (l’annuale gara di schiacciate dell’All Star Game)NBA. Quest’anno è stata vinta da Nate Robinson che nella sua esibizione è letteralmente volato sopra la testa di un altro giocatore.
[pic]5[/pic] La cosa incredibile è che Nate è alto solamente 175 cm. Chi l’avrebbe mai detto eh? In mezzo ad atleti alti oltre i 2 metri, svetta e vince il più basso di tutti. Ora, non viene spontaneo il pensiero? Quante volte abbiamo rinunciato a “provarci” perchè non pensavamo di essere all’altezza della situazione (e non mi riferisco solo all’altezza fisica, ovviamente)? Il caso di Nate, e ancora prima di lui Spud Webb (alto 170 cm) certamente sono dovuti al talento ed all’allenamento, ma se alla base non ci fosse la convinzione di potercela fare, ed un atteggiamento da vincente, credo che il talento farebbe molta difficoltà ad esprimersi.
Storie di questo tipo possono rappresentare dei riferimenti potenzianti a cui attingere in ogni momento di necessità.

Livio

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