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Attualita

La coppa con le orecchie

By Maggio 24, 20073 Comments

Che bella rivincita.
[pic]83[/pic] La sconfitta subita ad Istambul due anni fa fu davvero tremenda. Una partita quasi a senso unico, dove quel “quasi” si trasformò in un incubo per i rossoneri. Pochi minuti di buio per compromettere un trionfo costruito alla perfezione.
Dicevano che psicologicamente il Milan da una stangata così non si sarebbe più ripreso. A dare un’ulteriore mazzata psicologica arrivò anche la penalizzazione inflitta per il caso “Moggiopoli”.

A novembre le cose in campionato si erano messe molto male e si parlava già di quale sarebbe stata la prossima e futura squadra per Ancelotti.
Bhe, direi che da gennaio è cambiato il registro. La squadra (il Milan ovviamente) non si è rassegnata ad un’annata che sembrava stregata ed ha cercato con tutte le energie di conquistarsi un posto in Europa, e ci è riuscita. Ma la grande impresa doveva ancora compiersi perchè nel frattempo, passo dopo passo, si è anche conquistata la semifinale della Champions League dove si è presa il lusso di “dare lezioni di tattica” al Manchester.

Quale modo migliore per esorcizzare le paure, i traumi e superare i propri limiti se non affrontare direttamente le paure? A distanza di due anni ecco di nuovo di fronte Milan e Liverpool a giocarsi il titolo di regina d’Europa.
Questa volta hanno giocato meglio gli Inglesi ma ad alzare la coppa con le orecchie sono stati Maldini e compagni. Doppietta di Pippo Inzaghi, due gol dei suoi, come li sa fare solo lui, facendosi trovare nel posto giusto al momento giusto.

Ecco che improvvisamente un’annata che sembrava da dimenticare si trasforma in un grande trionfo. Ora, lasciatemelo dire, queste cose non succedono a caso e soprattutto non succedono se alla guida non c’è un grande condottiero, leader e vincente. Mi riferisco, senza nulla togliere ovviamente ai giocatori che sono sempre i veri protagonisti nel bene e nel male, all’allenatore. Credo che Carlo Ancelotti abbia definitivamente dimostrato di essere un vincente, un leader che non molla mai e che sa superare i momenti difficili meglio di chiunque altro. Un uomo, prima che un allenatore, che sa valorizzare le persone che ha intorno traendo da loro il meglio del meglio.

E’ stata una serata da incorniciare anche per il bello spettacolo scenografico, e sportivo. Spiace vedere lo sguardo degli sconfitti ma è stato bello vedere il fair play e la sportività con cui tutti si sono comportati.

P.S. Il momento più bello della partita? Le ripetute immagini di Adriano Galliani mentre si impegnava a farsi venire un infarto. Per me, il numero uno!

P.P.S. ah, a scanso di equivoci, io sono della Juve!

Livio

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Join the discussion 3 Comments

  • GiuseM ha detto:

    Presupposto: sono della Juve e non ho commenti di carattere tecbico da fare sulla partita, non è questa la sede (anche se di cose ce ne sarebbero da dire!!).
    Domanda: perchè ci sono partite in cui si gioca a cuor leggero (con gli amici/dove in palio non c’è nulla) e altre in cui le emozioni sono così forti che possono condizionare la prestazione del singolo o della squadra?
    Cioè: a me succede che inizio a pensare ad una partita importante con molto anticipo e a volte è successo che questa attesa finisse per schiacciarmi e anche la partita non è andata come volevo…mentre in altre sono riuscito a trasformare ta tensione in carica "spaccando il c**o" agli avversari.
    In definitiva: perchè a volte la testa ci fa questi "scherzi" e a volte ci consente di andare oltre i nostri limiti tecnici?

  • Livio ha detto:

    Le nostre azioni vengono sempre influenzate, nel bene e nel male, da una serie di condizioni: lo stato esterno (la fisiologia), lo stato interno (i nostri pensieri), e dallo stato emotivo.
    Se ci pensi bene forse scoprirai che quando giochi "in cortile" con gli amici uso questo mix in un determinato modo che, probabilmente, non riproduci in situazioni diverse in cui la pressione psicologica è particolarmente stressante.
    Il grande segreto, come dicevi anche tu, sta nel riuscire a trasformare l’energia dello stress in energia positiva (la differenza tra stress positivo o Eustress e stress negativo Distress).
    Ti suggerisco di notare nei minimi dettagli la fisiologia, i pensieri (focus) e le emozioni che sviluppi quando stai giocando per puro divertimento, dopodichè allenati a riprodurli quando giochi una partita importante.
    Il giorno in cui riuscirai a farlo, ti stupirai di te stesso per i risultati che otterrai.
    Buon lavoro.

  • jacopo ha detto:

    grande milan grazie per averci regalato la coppa dalle GRANDI ORECCHIE forza milan sempre rossonero JACOPO

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