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Diario

Tra una chartina ed un modellino in Excel

By Gennaio 8, 20073 Comments

L’arrivo di Pacci in azienda mi sta obbligando a confrontarmi con i miei limiti ed a colmare quelle lacune che mi impedivano di fare un importante salto di qualità. Tra chartine di Power Point e Modellini in Excel mi sta conquistando ogni giorno sempre di più. Bravo Pacci.

Ho appena finito di preparare “un modellino” per monitorare i risultati delle coaching ed ora mi accingo a prepararne un altro con i miei obiettivi per il 2007.
Nello stesso tempo sto pensando a come far si che Ekis possa diventare nel giro di 4-5 anni una realtà da giù di testa.
La mia mente sta correndo a 1000 all’ora e sto maturando sempre di più la convinzione di riuscire a creare un’azienda speciale, dinamica, ambiziosa e capace, fatta di persone speciali ed impegnate a fare la differenza, ancora più di adesso.

Amo tutto ciò. Amo aver chiaro dove voglio andare, come arrivarci e come coinvolgere le altre persone in un’avventura mozzafiato.

Livio

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  • Franco Derogatis ha detto:

    Ciao Livio
    vorrei sapere cosa pensi degli psicofarmaci.
    è purà curiosità, per ora non gli prendo.
    ciao ciao

  • Livio ha detto:

    Caro Franco,
    la tua domanda è troppo vaga per poterti rispondere precisamente.
    Inoltre non sono medico e non ho le competenze per poter disquisire in termini appropriati degli effetti (desiderati e non) di uno psicofarmaco. Parto dal presupposto che nulla è male o bene per definizione, dipende sempre dall’uso che se ne fa e dal contesto e/o situazione in cui ci si trova.
    Personalmente cerco di tenermi lontano dalle medicine il più possibile per più motivi:
    – sono prodotti chimici,
    – hanno spesso effetti collaterali indesiderati,
    – richiedono spesso tempi lunghi di smaltimento,
    – spesso creano dipendenza (fisica e/o psicologica,
    – il più delle volte non sono necessari,
    – non voglio entrare nel meccanismo. "tanto poi basta prendere la pillolina,,," e deresponsabilizzarmi circa la mia salute.

    Sono a favore del detto: "prevenire è meglio che curare", e quindi ho scelto di vivere seguendo abitudini alimentari e di vita piuttosto sane, ma bisogna tenere in considerazione che ci sono dei casi in cui la cura diventa necessaria.
    Per intenderci, mia figlia non ha mai preso un antibiotico e la seguiamo in termini preventivi con l’omeopatia, ma se fosse necessario non esiterei un attimo a sottoporla a cure mediche e/o farmacologiche. Tutto sta nell’individuare dove sta per ognuno di noi la linea di confine tra la necessità e il superfluo.
    Non mi piace l’idea di pormi in maniera rigida contro o a favore, preferisco pensare che dipende dalle situazioni.

  • Franco ha detto:

    Grazie per la risposta
    Ciao

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