Si fa davvero molta difficoltà a rimanere positivi e fiduciosi circa il futuro quando il mondo che ti circonda si tinge ogni giorno di tinte cupe e malauguranti. Apri un quotidiano a caso (di destra o di sinistra a piacimento) e leggi di attentati e di morti ammazzati come se piovessero; leggi di politici che si insultano, che si uniscono e che poi si separano; leggi di persone ammazzate con il Polonio (ma chi sapeva cosa fosse sto cavolo di Polonio?); leggi di ragazzine che cercano di uccidersi perchè i compagni hanno fatto girare su Internet alcune loro foto osè; Leggi di impresari del mondo dello spettacolo che estorcono denaro ai loro stessi clienti in cambio del silenzio sulle loro infedeltà. Certo che consegneremo ai nostri figli una bella società!
Gianni, in risposta al mio post scrive: “in democrazia, raramente i governanti sono peggio dei governati” e ahimè ha ragione. Consegneremo ai nostri figli una società che ci siamo costruiti con le nostre stesse mani.
Mi sa che sia meglio rimboccarsi le maniche ed adoperarsi per rendere questo mondo un posto migliore in cui vivere e far vivere i nostri figli. E’ difficile restare positivi e fiduciosi ma non è impossibile, anzi è un dovere.
Solo una precisazione: la citazione del mio ultimo post, che hai riportato (in democrazia, raramente i governanti sono peggio dei governati), non è mia. E’ di Roberto Gervaso.
Ancora un saluto.
Parlate di massimi sistemi…che dire allora delle persone che abbiamo vicino, che incontriamo tutti i giorni, che applicano il "mors tua vita mea" in ogni momento della loro vita? So di non essere sola da questa parte della barricata (chi frequenta questo blog me ne da conferme continue) ma a volte, in quello che è comunque un ristretto giro di persone, mi sento circondata da approfittatori, "peli sullo stomaco", insensibilità, arroganze,… E non sto parlando solo del mondo del lavoro dove i soprusi sono all’ordine del giorno. Ho educato mie figlie alla correttezza e all’altruismo, continuo a dar loro il buon esempio ma, pur nella convinzione di far bene, a volte mi interrogo se sto facendo il giusto.
Alessandra